Sempre più Young Architects Program. Lo YAP del Maxxi cresce e si afferma a Roma e nel mondo. Ecco i cinque finalisti che ‘arrederanno’ la piazza del museo nell’estate 2013
Da poco si sono smontate le panchine yoga di YAP MAXXI 2012 realizzate da Urban Movement Design. Non andranno perdute, ma finiranno per arredare la Villa dei Casali, una riserva proprietà regionale nella prima periferia di Roma. E questa è solo una delle novità del progetto Young Architects Program partito a New York nel 1998 e approdato […]
Da poco si sono smontate le panchine yoga di YAP MAXXI 2012 realizzate da Urban Movement Design. Non andranno perdute, ma finiranno per arredare la Villa dei Casali, una riserva proprietà regionale nella prima periferia di Roma. E questa è solo una delle novità del progetto Young Architects Program partito a New York nel 1998 e approdato a Roma nel 2011 con gli ancora insuperati tulipani rossi dello studio Startt.
La novità più interessante sono i nuovi cinque finalisti che si contenderanno nelle prossime settimane la possibilità di allestire un arredo urbano per la Piazza del Maxxi (a quando l’intitolazione ufficiale ad Alighiero Boetti?). Eccoli: bam! bottega di architetturametropolitana di Torino; AK0 – architettura a kilometro zero di Roma; Laboratorio Permanente di Milano; Matilde Cassani di Milano e Loop Landscape & Architecture Design di Rotterdam. Il quintetto scaturisce da una schiera di 41 progettisti invitati ed è composto di tutti italiani: anche lo studio con sede a Rotterdam è infatti stato creato da architetti del Belpaese.
Prossimi passi? I cinque finalisti dovranno presentare un progetto per eventi live estivi. Il progetto che la giuria sceglierà verrà poi effettivamente realizzato a giugno 2013 in occasione della terza edizione di YAP. In giuria anche rappresentanti non solo del MoMA\P.S.1 di New York (il progetto YAP parte da lì), ma anche dell’Istanbul Modern e di Constructo a Santiago del Cile, le nuove istituzioni partner di un’iniziativa che si sta ramificando a livello internazionale.
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati