Shhhh… Silencio! La notte a Miami ha le luci (soffuse) di Parigi e l’appeal visionario di David Lynch. Il club ideato dal regista di Mulholland Drive si reincarna in un hotel, per Art Basel

Al numero 142 di Rue Montmartre, un tempo, c’erano le redazioni di due storici quotidiani parigini: L’Aurore e poi L’Humanité. Oggi, a quel civico, si dà appuntamento il popolo della notte della Ville Lumière, con la voglia di godersi qualche ora di rêverie mondana, tra spirali di suoni vellutati, conversazioni alcoliche sommesse, suggestioni cinematografiche, spazi vertiginosi […]

Al numero 142 di Rue Montmartre, un tempo, c’erano le redazioni di due storici quotidiani parigini: L’Aurore e poi L’Humanité. Oggi, a quel civico, si dà appuntamento il popolo della notte della Ville Lumière, con la voglia di godersi qualche ora di rêverie mondana, tra spirali di suoni vellutati, conversazioni alcoliche sommesse, suggestioni cinematografiche, spazi vertiginosi e arredi visionari. Silencio si chiama l’ormai celebre club di David Lynch: un nome che rimanda, come un’eco sensuale, agli allucinati sentieri immateriali di Mulholland Drive, uno dei film più enigmatici e perversi del regista americano. Ideato da lui medesimo, in collaborazione con i designer Kuntzel e Deygas, Silencio è un bar-ristorante e uno spazio per live set e concerti, con tanto di dance floor, area lounge con consultazione di libri e saletta per cinefili. Un posto très chic, dagli inequivocabili umori dark, esclusivo per definizione: accesso riservato rigorosamente si tesserati. Un posto che piace al bel milieu dell’arte, dello spettacolo, del fashion; un posto che, per esempio, durante l’ultima Fiac week ha ospitato i party dell’emergente Cutlog, emersa da tre anni nell’arcipelago fieristico parigino.

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Sielncio, dj set per l’after party di Stella McCartney, marzo 2012

Così, probabilmente sedotto dallo scintillio dello showbiz fieristico, Silencio quest’anno raddoppia  e fa coppia anche con Art Basel. Andandosene in trasferta, nientemeno. Come? Non certo sollevandosi dal suolo di Montmartre e catapultandosi con la forza di una debordante immaginazione fino a Miami. Ma semplicemente reincarnandosi, per tutta la durata della fiera, negli spazi del Delano South Beach, grazie a una collaborazione con Morgans Hotel Group. Anche qui, ça va sans dire, accesso solo per i membri forniti di card. Silencio, che è già stato partner di mega eventi come il Festival del Cinema di Cannes o come l’annuale Future Contemporaries Party della Serpentine Gallery, si candida a diventare il brand più ambito in fatto di vita notturna e movida d’élite, nel grande carosello degli eventi culturali a quattro stelle.
Non sappiamo quanto il gemello temporaneo di Miami somiglierà all’originale, ma nessun dubbio sugli effetti speciali pronti a stupire l’art people internazionale, già in movimento per organizzare la trasferta americana. Appuntamento tra il 6 e il 9 dicembre, in Florida, per il solito tour (de force): giornate da leoni, correndo tra stand, musei e gallerie, e nottate da vampiri. Nel Silencio di un hotel, naturalmente.

– Helga Marsala

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Helga Marsala

Helga Marsala

Helga Marsala è critica d’arte, editorialista culturale e curatrice. Ha insegnato all’Accademia di Belle Arti di Palermo e di Roma (dove è stata anche responsabile dell’ufficio comunicazione). Collaboratrice da vent’anni anni di testate nazionali di settore, ha lavorato a lungo,…

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