Wiki ama l’Italia, l’Italia ama i suoi monumenti. E li fotografa, portando il suo contributo agli oltre 200mila scatti del concorso on-line che immortala le meraviglie del mondo
Superata quota 350mila, doppiando le quasi 170mila adesioni dell’anno passato. Numeri da capogiro per l’edizione 2012 di Wiki Loves Monument, la prima aperta a tutti i paesi del mondo. La prima a cui partecipa anche l’Italia. L’idea, semplice, nasce due anni fa dal distaccamento olandese di Wikimedia, la società no-profit che ha creato la mitica […]
Superata quota 350mila, doppiando le quasi 170mila adesioni dell’anno passato. Numeri da capogiro per l’edizione 2012 di Wiki Loves Monument, la prima aperta a tutti i paesi del mondo. La prima a cui partecipa anche l’Italia. L’idea, semplice, nasce due anni fa dal distaccamento olandese di Wikimedia, la società no-profit che ha creato la mitica Wikipedia: accogliere e raccogliere le fotografie con cui gli utenti dell’enciclopedia free documentano lo stato dei monumenti, là nel paese dei tulipani.
Il successo è immediato (12mila le foto pervenute) al punto da ottenere il sostegno del Consiglio d’Europa e l’invito ad allargare l’iniziativa il più possibile: diciassette i paesi che si aggregano all’Olanda nel 2011; altrettante le new entries nel 2012, tra cui anche l’Italia: che celebra a Roma, nel giorno di Halloween, i vincitori del contest nazionale. Perché ogni sezione locale di Wikimedia si dota di regole e giurie proprie; operazione particolarmente sensata per quanto riguarda l’Italia, dove dal mese di settembre la squadra Wiki ha dovuto mediare la “liberazione” dei monumenti da fotografare. Ovvero è dovuta intervenire su MiBAC, amministrazioni regionali e locali perché si potesse aggirare quel passaggio del famigerato Codice Urbani per cui non tutto il patrimonio italico è riproducibile liberamente, benché senza fini di lucro. Perché i legittimi proprietari possono esercitare un diritto di immagine, tradotto in canone. Ergo in quattrini.
Ma Wikimedia ce la fa e permette di svincolare decine di soggetti, subito catturati dagli oltre 800 partecipanti italiani. Poco più di cinquecento quelli ammessi al parere finale della giuria, composta da Philippe Daverio, dalla photoeditor di Marie Claire Emanuela Mirabelli, dal dirigente MiBAC Andrea Ettore, dal fotografo Samuele Pellecchia e dai wikipediani Niccolò Caranti e Francesco Carbonara. Dieci gli scatti premiati, cui si aggiungono varie menzioni speciali e i vincitori dei concorsi speciali Wiki Loves Asti e Wiki Loves Valle d’Aosta. A trionfare è Nicola D’Orta con l’Anfiteatro campano dell’Antica Capua: nella gallery di Artribune l’intera top-ten, in mostra fino al 9 novembre a Roma e poi in tour per l’Italia.
– Francesco Sala
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