E non potevano che esporre a Macao. Artisti dissidenti in uno spazio occupato: le prime foto della mostra milanese dei Voina. E poi in arrivo i TurboFilm di Alterazioni Video
Dalla Russia con furore, i Voina sbarcano a Macao. Dissidenti, rivoltosi, battaglieri, contestatori dello status quo e dell’ordine sociale vigente: i membri del famoso collettivo moscovita di guai con le autorità ne hanno avuto parecchi, nel corso della loro carriera. Inclusi denunce e arresti, a seguito di azioni creative particolarmente fuori dalle righe. Figli di […]
Dalla Russia con furore, i Voina sbarcano a Macao. Dissidenti, rivoltosi, battaglieri, contestatori dello status quo e dell’ordine sociale vigente: i membri del famoso collettivo moscovita di guai con le autorità ne hanno avuto parecchi, nel corso della loro carriera. Inclusi denunce e arresti, a seguito di azioni creative particolarmente fuori dalle righe. Figli di un attivismo anarco-concettuale, che in Russia ha radici estetiche piuttosto solide, i Voina provano a sconvolgere perbenismo e autoritarismo repressivo, a colpi di provocazioni sessuali, religiose, politiche. Un nome, il loro, che è già un manifesto: l’origine è la parola Война, che significa “guerra”. L’attacco alla fragile democrazia post-sovietica è condotto con temeraria irruenza: contro il fanatismo ortodosso, contro lʼomologazione reazionaria, contro la corruzione politica, contro l’imbavagliamento del pensiero libero, contro il pugno di ferro di Putin e la tendenza a reprimere ogni forma di contestazione.
Oggi i Voina sono protagonisti di una mostra negli spazi dell’Ex Macello di Via Molise, la nuova casa di Macao. Un incontro tra due realtà che del dissenso hanno fatto – ognuno a suo modo – metodo, orizzonte, linguaggio. “Soon we’ll be completely fearless” si chiama il progetto, prodotto dal S.a.l.e. Docks di Venezia e arrivato adesso a Milano. Il percorso espositivo include una serie di video e un’installazione. All’indomani dell’opening vi mostriamo qualche foto, ma per farsi un giro a Macao e guardarsi la mostra c’è tempo fino al 2 febbraio 2013.
La prima occasione buona è già domani, 20 dicembre: se arrivate per le 19 prendete due piccioni con una fava, in tempo per il videoscreening dedicato ad Alterazioni Video. “The New Cinema Event” part #5” propone i loro sei TurboFilms, con tanto di lancio di un nuovo folle, gustosissimo progetto cinematografico firmato dal celebre collettivo italiano: si chiama Surfing with Satoshi e si regge su una campagna di crowfunding. I dettagli, presto, su Artribune.
– Helga Marsala
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati