Emilio Fantin in corsa per il Premio Internazionale di Arte Partecipativa. Nel suo ateneo Dynamica ci si interroga sul ruolo della cultura oggi. Tutte le foto dell’ultima lezione
Giunge alla seconda edizione il Premio Internazionale di Arte Partecipativa, curato da Julia Draganović e Claudia Löffelholz, promosso dalla Regione Emilia-Romagna, in collaborazione con LaRete Art Projects e La Pillola. Tre i finalisti che si contendono la vittoria, partecipando a una residenza di un anno a Bologna, durante cui mettere a punto un progetto da […]
Giunge alla seconda edizione il Premio Internazionale di Arte Partecipativa, curato da Julia Draganović e Claudia Löffelholz, promosso dalla Regione Emilia-Romagna, in collaborazione con LaRete Art Projects e La Pillola. Tre i finalisti che si contendono la vittoria, partecipando a una residenza di un anno a Bologna, durante cui mettere a punto un progetto da sottoporre infine alla giuria. Accanto a Jon Rubin e al collettivo argentino Etcetera, c’è anche un italiano, Emilio Fantin, che in questa fase preliminare ha scelto di operare una sperimentazione sul campo, radunando una comunità di persone interessate a intraprendere un percorso tra formazione e processo artistico.
Dynamica si chiama il progetto, una sorta di ateneo in cui una catena di input creativi, riflessioni, speculazioni, conducono all’identificazione di un ruolo e una funzione nuovi per la cultura. Passaggio fondamentale, questo, per arrivare a costruire una visione sociale e politica alternativa, autentica, irriverente. Un’immagine differente del mondo, spinta e foraggiata dalla conoscenza e dall’immaginazione.
Il tutto si concretizza in un calendario di incontri in forma di “conversazioni”, insieme a docenti e relatori (artisti, ricercatori, scienziati, scrittori, musicisti, etc.) che lavorino sull’idea di sconfinamento tra i saperi e i linguaggi. Una serie di performance artistiche e azioni collettive saranno poi presentate al pubblico in un appuntamento finale, mentre i testi elaborati duranti le lezioni verranno declamati o cantati coralmente.
L’ateneo dinamico di Fantin ha già aperto le sue aule, negli spazi del Centro Amilcar Cabral. Nell’attesa dei prossimi appuntamenti e poi del responso della giuria, vi mostriamo le foto della lezione tenutasi lo scorso 15 dicembre…
– Helga Marsala
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati