Guarda bene quel denaro: sarà tuo. Tante immagini, ed una videointervista a Cesare Pietroiusti, dal festival della performance di Cosenza
Molti degli argomenti trattati nascono dalla riflessione sui temi sociali e collettivi: dalla denuncia sociale e politica, alle riflessioni sull’identità individuale e collettiva, alle tattiche di disturbo, alle situazioni paradossali e di rivoluzione dei codici d’informazione. Parliamo del festival VIVA Performance Lab, dedicato alla performance – a cura di Cristiana Perrella e Tania Bruguera e […]
Molti degli argomenti trattati nascono dalla riflessione sui temi sociali e collettivi: dalla denuncia sociale e politica, alle riflessioni sull’identità individuale e collettiva, alle tattiche di disturbo, alle situazioni paradossali e di rivoluzione dei codici d’informazione. Parliamo del festival VIVA Performance Lab, dedicato alla performance – a cura di Cristiana Perrella e Tania Bruguera e promosso da Comune di Cosenza, Maxxi e UniCAL – e svoltosi sotto la pioggia battente tra l’8 e il 9 dicembre in Calabria. Sedici gli artisti coinvolti, dalla stessa Tania Bruguera a Franco Ariaudo, Calori &Maillard, Diego Cibelli, Minerva Cuevas, Alessandro Fonte – Shawnette Poe, Francesca Grilli, núriagüell, Aníbal López, Maram, Yoshua Okón, Adrian Paci, Ioana Paun, Cesare Pietroiusti, Luca Pucci, Leonardo Zaccone. Scelte tematiche che segnalano la necessità di guardare alla realtà con più consapevolezza e di predisporsi a un atteggiamento di maggiore riflessione, guardando l’arte non come un’azione passiva, né per l’artista né per lo spettatore.
Tra gli artisti presenti Cesere pietroiusti (nel video la nostra intervista), che ha riproposto a Cosenza una performance vista a Birmingham alcuni anni fa, dove l’artista in un negozio, aperto per una giornata nel centro della città, vendeva banconote da 10 o da 20 sterline. Per acquistare queste banconote il pubblico doveva semplicemente guardare la banconota scelta per un certo numero di minuti. Lo stesso è successo a Cosenza: il pubblico che passa dal negozio di Pietroiusti guardando una banconota da10 o da 20 euro per 12-20 minuti, riesce a conquistare-guadagnarsi l’oggetto solo attraverso lo sguardo e il tempo.
Una riflessione a parte merita l’intervento che più di altri sembra toccare “nel vivo” la popolazione, sia del territorio locale sia quella globale. Ovvero il progetto Calabria Ora – Colombia Ora, di Tania Bruguera. Il lavoro dell’artista cubana dovrà coinvolgere in modo diretto uno dei quotidiani più conosciuti e diffusi in Calabria, Calabria Ora. Il giornale pubblicherà senza alcun preavviso né spiegazione né variazione della grafica ai suoi lettori una pagina sulla cronaca colombiana, arresti, omicidi, storie di droga, problemi dell’economia, perfino le previsioni meteo di quel Paese. Un’operazione modo sottile, che permette alla Bruguera, di rilevare i legami negativi tra la Colombia e la Calabria. Il progetto è stato annunciato dal Maxxi e diffuso da diverse testate giornalistiche, ma in realtà a oggi – 11 dicembre – sul quotidiano calabrese non è ancora uscito nessun elemento che ci possa riportare all’intervento della Bruguera…
– Giovanni Viceconte
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