La bizzarra storia di un murales a Roma raffigurante Francesco Totti. Da graffito tollerato a patrimonio da tutelare a spese pubbliche. Mentre il patrimonio vero, notoriamente, marcisce
Curiosa e emblematica la storia del murales dedicato, nel 2001 in occasione della vittoria dello scudetto, al calciatore romanista Francesco Totti. Il graffito, peraltro non autorizzato, si trova nel capitolino Rione Monti e alla fine di novembre, dopo 10 anni di “onorato servizio”, è stato a sua volta imbrattato con alcune bombolette spray. Gli imbrattamenti […]
Curiosa e emblematica la storia del murales dedicato, nel 2001 in occasione della vittoria dello scudetto, al calciatore romanista Francesco Totti. Il graffito, peraltro non autorizzato, si trova nel capitolino Rione Monti e alla fine di novembre, dopo 10 anni di “onorato servizio”, è stato a sua volta imbrattato con alcune bombolette spray.
Gli imbrattamenti di muri storici, fontane, monumenti e resti archeologici a Roma sono all’ordine del giorno e nessuno se ne fa un grande problema purtroppo, ma quando i vandali hanno deciso di toccare Totti, apriti cielo. Sentite come ha immediatamente esternato Orlando Corsetti (Pd), presidente del Primo Municipio, area dove i fatti si sono svolti: “Stiamo cercando di contattare l’autore o gli autori del murale per ricrearlo a nostre spese. Vogliamo contattare Francesco Totti per chiedergli se vuol la stessa immagine o un’altra diversa. Abbiamo già sentito cinque professionisti per chiedere la loro disponibilità per intervenire. Due di loro ci hanno già detto di sì. Entrambi sono pronti a riproporre il murale”.
Era dai tempi del furto della Gioconda di Leonardo da Vinci, nel 1911, che non si sentiva un politico mobilitarsi con tutto questo spiegamento di forze a favore di un’opera d’arte. Peccato che il murale raffigurante Totti opera d’arte non sia, e che il Primo Municipio di Roma, semmai avesse qualche risorsa da spendere, potrebbe scegliere tra centinaia di vere opere d’arte bisognose di urgenti interventi di restauro. Si potrà non credere, ma dopo poco più di 20 giorni il prestigioso affresco è stato prontamente restaurato e, come alcuni quotidiani hanno riportato, “restituito alla città”. In una piazzetta abbandonata e fatiscente, in mezzo a beni culturali marciti, chiese scrostate, palazzi storici ricoperti di scarabocchi che da decenni attendono interventi di riqualificazione…
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