Miami Updates: alla fine tutto ruota intorno a qui. Ottime le prime impressioni da Art Basel Miami Beach, a voi le prime immagini
E il 5 dicembre – con le solite sei ore di fuso orario in meno – i battenti li ha aperti Art Basel Miami Beach, la seconda nata di “Basel Basel”, come amano definirla in molti. Inaugurazione Press&VIP tutta d’un fiato dalle 11 del mattino per la kermesse che quest’anno ospita 260 gallerie provenienti da […]
E il 5 dicembre – con le solite sei ore di fuso orario in meno – i battenti li ha aperti Art Basel Miami Beach, la seconda nata di “Basel Basel”, come amano definirla in molti. Inaugurazione Press&VIP tutta d’un fiato dalle 11 del mattino per la kermesse che quest’anno ospita 260 gallerie provenienti da tutto il mondo. Ad accompagnare la main section, con le gallerie ormai istituzionalizzate dalla fiera e dal mercato, altri sei spaccati dell’arte attuale: Art Nova, con opere inedite e solo tre artisti al massimo per booth, Art Positions che chiama gli artisti a misurarsi con un unico progetto in un solo show da stand, Art Kabinett, vere e proprie mostre curate all’interno dei metri quadri acquistati, Art Public, sculture all’aperto in collaborazione con il Bass Museum, i magazines of course ed i video, da visionare in una gabbia, con un allestimento già visto lo scorso anno.
Fare un riassunto delle fatiche dei 2mila artisti del secolo scorso e di quello in corso sarebbe impossibile, ma di opere da segnarsi sul taccuino se ne son viste. Ad esempio il video di Michael Smith Freestyle disco contest, 1979/2003, visione offerta dalla Greene Naftali di New York, la storia di un concorso di danza raccontata con diapositive a scorrimento e cd in sottofondo. Da Metro Picture, siamo sempre nella Grande Mela, è un Robert Longo monumentale, dall’emblematico titolo di Untitled (Adamo ed Eva), lei una pin up, lui in armatura, a farla da padrone. Gemini di Los Angeles si fa notare con un bel John Baldessarri, da Team Gallery sono Gert & Uwe Tobias ad accogliere i visitatori con il loro Untitled (GUT/1978), una colorata e surreale incisione su tela, e Santiago Sierra con il suo Veteran of the Wars of Afghanistan and Iraq facing the corner esposto alla Manchester Art Gallery nel 2011.
Galleria Continua salta all’occhio con Garaicoa, Nedko Solakov e Michelangelo Pistoletto, Salon 94 si presenta con Jon Kessler The Future Was Perfect, una macchina celibe che introietta i volti della fiera in un universo distopico. Da Lisson sono protagonisti con due opere Ryan Gander e Jason Martin, mentre gli italiani Diego Perrone e Pietro Roccasalva si fanno notare da Casey Kaplan. Da Mitchell-Innes & Nash la palma spetta a Chris Martin, mentre McCaffrey Fine Art offre una personale di Jiro Takamatsu. Per Art Position La Central di Bogotà propone un’installazione di Felipe Arturo e Fonti di Napoli Christian Flamm. Da PSM di Berlino si vede Nathan Peter, mentre da NON di Istanbul una distesa di sabbia firmata da Asli Cavusoglu. E su Artribune, la prima delle molte gallery in arrivo…
– Santa Nastro
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