Miami Updates: da Scope ad Art Miami, fino a Nada, a parlare sono ancora i galleristi italiani. Che raccontano in video i bilanci delle fiere “cadette”
Giro per fiere collaterali a parlare con i galleristi italiani. Dopo la “regina”Art Basel, siamo andati anche ad Art Miami, Untitled, Context e Scope, per renderci conto con loro che aria si è respirata in queste dense giornate di mercato. E per capire se questa grande proliferazione di fiere ha danneggiato o meno le vendite, spalmandole tra Miami […]
Giro per fiere collaterali a parlare con i galleristi italiani. Dopo la “regina”Art Basel, siamo andati anche ad Art Miami, Untitled, Context e Scope, per renderci conto con loro che aria si è respirata in queste dense giornate di mercato. E per capire se questa grande proliferazione di fiere ha danneggiato o meno le vendite, spalmandole tra Miami Beach, Midtown, Downtown fino a quasi sulla strada per Bal Harbour, dove si tiene Nada, la fiera più lontana dai due circuiti principali.
Ne emerge che le fiere collaterali hanno il loro perché – c’è chi addirittura parla di sold out – ed offrono occasioni per fare contatti con collezionisti che acquistano opere che mantengono prezzi medi. Il pubblico? È tendenzialmente locale o sudamericano: sono pochi i collezionisti o gli operatori che vengono dall’Europa. Ma c’è chi lamenta come spesso il gusto locale privilegi le soluzioni più roboanti a discapito delle ricerche più sobrie o concettuali, e le poche occasioni di contatto con curatori e stampa, fondamentali per promuovere gli artisti. Comunque, ecco a voi la raffica di interviste…
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