Miami Updates: sbagliato dare per scontato che un autosilos debba essere uno squallido nonluogo urbano. Quello di Herzog&DeMeuron è diventato la sede dei più ricercati party di Art Basel
Semplicemente, c’erano tutti. Voi fate un nome, uno qualsiasi tra quelli che vi vengono in mente tra la vasta scelta che vi offre lo showbiz internazionale e quel nome, fatalmente, c’era. Demi Moore e Lenny Kravitz, Dita Von Teese, Will Smith e i Talking Heads, Elisabetta Canalis e Uma Thurman, Paris Hilton e Renzo Rosso, […]
Semplicemente, c’erano tutti. Voi fate un nome, uno qualsiasi tra quelli che vi vengono in mente tra la vasta scelta che vi offre lo showbiz internazionale e quel nome, fatalmente, c’era. Demi Moore e Lenny Kravitz, Dita Von Teese, Will Smith e i Talking Heads, Elisabetta Canalis e Uma Thurman, Paris Hilton e Renzo Rosso, Bianca Brandolini D’Adda e naturalmente Niccolò Cardi, ma la lista potrebbe continuare più o meno all’infinito. Alcuni galleristi si sono anche un po’ lamentati nelle nostre interviste di fine fiera: “troppe feste portano via energie per il business, sembra di essere tornati a prima della crisi e non è detto che sia meglio!”. Paradossale.
Come paradossale è notare che la location più cool per le feste durante la Art Basel Week di Miami sia un parking. Non un parking qualsiasi, ma comunque assolutamente un garage. In particolare quello che il duo svizzero di architetti Herzog & DeMeuron hanno disegnato per l’area finale di Lincoln Road, la strada commerciale e pedonale di Miami Beach. Una sorta di spiazzante mille foglie di cemento tutto completamente aperto, senza alcuna parete laterale (solo qualche sottile corda di metallo provvede alle norme di sicurezza), con rampe e scale irregolari e con le altezze dei sette piani tutte diverse. Il parcheggio più bello del mondo, hanno iniziato a dire molti. 1111 Lincoln Road, questo il nome di tutto lo sviluppo immobiliare di cui il parcheggio è parte integrante e landmark inequivocabile, è diventato meta non solo di troupe televisive e pubblicitarie, ma anche di fotografi e appassionati di architettura. Si sale, si guardano i piani, si osserva il panorama, si scattano foto a questo cemento vivo così poco vicino all’immaginario estetico di Miami e della Florida.
Tutto questo, nei giorni di Art Basel Miami Beach, si trasforma ulteriormente. E la stranezza di avere un parcheggio che diventa punto di riferimento architettonico di un territorio si accentua: il parcheggio diventa location di eventi, feste, cene, party. Tanto da diventare lo spazio più ambito, opzionato da brand (peraltro in gran parte italiani, notiamolo!) come Moncler o Ferrari che hanno utilizzato il settimo piano per party leggendari o come la realtà francese, più di nicchia, della Maison Kitsuné, che ha invece scelto il quinto piano dove ha sede anche Alchemist, diventato ormai il negozio di moda più in voga di Miami (sta al quinto piano del parking, in un cubo di vetro, sì!) all’interno del quale si è tenuto un piccolo concerto rock.
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