Non solo Sol LeWitt. Grandi nomi, da Kentridge a Greenaway, e grandi spazi, dal Madre all’ex Salid a Salerno. Il weekend dell’arte contagia tutta la Campania e promette faville

Partnership d’eccezione per la Fondazione Donnaregina, che insieme al Centre Pompidou di Metz e alla Fondazione Sol LeWitt di Chester, promuove, col sostegno della Regione Campania, la mostra “Sol LeWitt. L’artista e i suoi artisti”, a cura di Adachiara Zevi, nelle sale del Madre. Si tratta dell’evento clou del weekend dell’arte campano: una full immersion nel […]

Partnership d’eccezione per la Fondazione Donnaregina, che insieme al Centre Pompidou di Metz e alla Fondazione Sol LeWitt di Chester, promuove, col sostegno della Regione Campania, la mostra “Sol LeWitt. L’artista e i suoi artisti”, a cura di Adachiara Zevi, nelle sale del Madre. Si tratta dell’evento clou del weekend dell’arte campano: una full immersion nel contemporaneo, dal 14 al 17 dicembre, con il coinvolgimento di gallerie private e spazi pubblici. Il progetto dedicato a Sol LeWitt è il primo di taglio museale che vede la luce in Italia dal 2007, anno in cui l’artista scomparse, a New York. Dopo la tappa napoletana, la mostra volerà fino a Metz, tra il 19 aprile  e il 29 luglio 2013.
Ma la scaletta del weekend prenataliazio è fitta e zeppa di nomi che pesano. Sabato, per esempio, nella Sala Dorica di Palazzo Reale, Jimmie Durham allestisce la sua “Wood, stone and friends“, installazione site-specific dal sapore poverista, fra tronchi, pietre e blocchi di legno, realizzata in collaborazione con la Fondazione Morra Greco. Un altro grande protagonista del dicembre napoletano è William Kentridge, che ha firmato la scultura “Cavallo e cavaliere”, posta al centro della nuova area pedonale della stazione della metropolitana di via Toledo; in occasione dell’opening anche una mostra, presso la Galleria Lia Rumma,  che raccoglie bozzetti, studi, disegni e sculture legati alle ricerche compiute dall’artista sulla città partenopea.

William Kentridge Lia Rumma 1 Non solo Sol LeWitt. Grandi nomi, da Kentridge a Greenaway, e grandi spazi, dal Madre all'ex Salid a Salerno. Il weekend dell'arte contagia tutta la Campania e promette faville

William Kentridge alla galleria Lia Rumma, nel 2011

E poi Ajit Chauhan dalla galleria Annarumma, Marinella Senatore da Umberto Di Marino, due mostre di Sol LeWitt e Liam Gillick da Alfonso Artiaco, nella nuova sede di Palazzo Principe Raimondo De Sangro. Ancora Musei, con il Pan, che ha in corso diverse esposizione, tra cui NINa – Nuova Immagine Napoletana, primo evento della neonata piattaforma-osservatorio per i giovani artisti locali, e con Capodimonte, che inaugura la nuova sezione museale “Ottocento a Capodimonte”, riportando alla luce oltre duecento opere tra dipinti, sculture e oggetti d’arredo.
Spostandosi a Salerno, invece, c’è Peter Greenaway con The seventh wave,  tratto da La Tempesta di William Shakespeare, all’interno della struttura dell’ex Salid: un progetto sostenuto da Fondazione Salerno Contemporanea, Teatro Stabile di Innovazione e Change Performing Arts.
Una grande festa, ben orchestrata, che mette in rete eventi già avviati ed altri presentati per l’occasione, rilanciando quella sensibilità per l’arte moderne e contemporanea che la grande Capitale del Sud ha sempre avuto nel Dna e che – se pur con fasi e destini alterni – ha dimostrato di saper orientare e coltivare. Un weekend di fine d’anno, che sa un po’ di buon auspicio: modello, magari, per una gestione armonica degli spazi e dei talenti, nel segno della progettualità, della cooperazione e dell’eccellenza. Con un occhio al territorio e uno alla scena internazionale.

– Helga Marsala

info: www.museomadre.it/eventi_show.cfm?id=319

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Helga Marsala

Helga Marsala

Helga Marsala è critica d’arte, editorialista culturale e curatrice. Ha insegnato all’Accademia di Belle Arti di Palermo e di Roma (dove è stata anche responsabile dell’ufficio comunicazione). Collaboratrice da vent’anni anni di testate nazionali di settore, ha lavorato a lungo,…

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