Ornaghi in saldo: viene via con cinque euro! L’ultima provocazione del CAM di Casoria passa da ebay: in vendita i fotoritratti degli ultimi Ministri dei Beni Culturali. E quelli dei parlamentari indagati
Vendesi ministro. Usato, sì: ma considerata la partecipazione e l’afflato con cui ricopre il proprio ruolo diresti pure che si tratta di un “kilometro zero”. Ornaghi te lo puoi portare a casa per metterlo sul comodino, o appeso in anticamera: viene via con poco, appena cinque euro, un prezzo da banco del mercato. A proporre […]
Vendesi ministro. Usato, sì: ma considerata la partecipazione e l’afflato con cui ricopre il proprio ruolo diresti pure che si tratta di un “kilometro zero”. Ornaghi te lo puoi portare a casa per metterlo sul comodino, o appeso in anticamera: viene via con poco, appena cinque euro, un prezzo da banco del mercato. A proporre l’affare (?) il CAM di Casoria, che dopo aver dato alle fiamme parte della sua collezione in polemica per i tagli dei fondi alla cultura, pare ormai lanciato sulla strada della polemica incendiaria. Contro una classe politica che a parole non fa che spendersi per un comparto ritenuto determinante per il futuro del Paese; nei fatti, tolti i sorrisi ai tagli del nastro, marca spesso visita. Soprattutto quando c’è da mettere mano ai cordoni della borsa.
E così Antonio Manfredi, direttore del museo, apre a nome del CAM un account su ebay: scade la mattina del 15 dicembre l’asta – prezzo base 280 euro più spese di spedizione – per accaparrarsi “n° 56 fotografie a colori su carta kodak satinata formato cm. 21 x 29,7, ritoccate e incorniciate in cornici in legno dorato con vetro”. Eggià: proprio 56. Lotto unico e indivisibile. Perché ad accompagnare Ornaghi e i vari Rutelli, Galan, Bondi, Urbani e Buttiglione, ultimi ministri in ordine di tempo, ecco la schiera di cinquanta parlamentari attualmente soggetti a indagine da parte della magistratura. Oppure già condannati, per quanto – per lo più – solo in primo grado. Selezione arbitraria, è da dire: la lista va dalla a del leghista Angelo Alessandri fino alla v del pidiellino Carlo Vizzini; nomi scelti a insindacabile parere del CAM da un ben poco lusinghiero elenco che somma a 117, i dati sono dello scorso ottobre, i parlamentari italiani che devono rispondere alla giustizia.
Il messaggio è chiaro, non si va troppo di fioretto: nell’ultima decade i partiti hanno, secondo il CAM, “contribuito al degrado della politica culturale italiana, alla demolizione del tessuto culturale, ad aver dimezzato i fondi stanziati, all’incuria del patrimonio che l’Europa ci invidia, all’abbandono dei siti archeologici, al favoritismo personale e alle clientele al posto delle competenze”. Al momento non risultano offerte: appuntamento allora giovedì 13, orario aperitivo, per la performance live di Luca Blindo e Tony Phone; esposizione, al CAM, di tutte le foto in vendita. Chissà che, per quella data, un compratore non si trovi.
– Francesco Sala
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati