Le mostre più viste nel 2012. Una classifica conservatrice con primo Picasso, secondo Van Gogh, terzo Vermeer. Ma non mancano sorprese: a cominciare da una Biennale Architettura da record
Non è proprio fame, è più voglia di qualcosa di buono. Della serie: bene i blockbuster, bene i grandi nomi, bene gli eventi da libro di storia dell’arte. Occhio però alle sorprese, perché la golosità per l’arte non si appaga solo con arrosti e lasagne, anzi. La classifica delle mostre più visitate in Italia vede, […]
Non è proprio fame, è più voglia di qualcosa di buono. Della serie: bene i blockbuster, bene i grandi nomi, bene gli eventi da libro di storia dell’arte. Occhio però alle sorprese, perché la golosità per l’arte non si appaga solo con arrosti e lasagne, anzi. La classifica delle mostre più visitate in Italia vede, per il 2012, la medaglia d’oro al collo di Milano: i quasi 430mila accessi a Palazzo Reale per la trasferta dei capolavori del Museo Picasso sono record insuperato e insuperabile. Soprattutto perché al secondo gradino del podio si incontra un evento già concluso, quel Van Gogh e il viaggio di Gauguin che ha segnato lo sbarco di Marco Goldin a Genova: poco più di 346mila visitatori per il re delle grandi mostre, forte di quei nomi da top-player che non possono non essere garanzia di successo. Anche per una piazza periferica rispetto ai circuiti tradizionali. Bronzo per Roma: il Vermeer tutt’ora ospite delle Scuderie del Quirinale richiama, nel solo 2012, 220mila persone; doppiando il Dalì al Vittoriano, fermatosi la scorsa primavera a 194mila accessi.
Erano 127mila nel 2006; 129mila nel 2008 e 170mila nel 2010. L’incremento del 4,7% rispetto alla passata edizione consegna ai 178mila visitatori della Biennale di Architettura un exploit senza precedenti, che vale all’edizione firmata Chipperfield la quinta piazza nella classifica degli eventi espositivi più acclamati dell’anno. Un successo imprevisto e insperato, che apre idealmente il capitolo delle sorprese: al top i 125mila ingressi al PAC di Milano per la mostra che ha festeggiato i 25 anni della Pixar; mentre le foto su Audrey Hepburn hanno portato 50mila persone al Museo dell’Ara Pacis, evento più visto di sempre in uno spazio che ha avuto recenti retrospettive dedicate a Chagall e De André. Non altrettanto fortunate. In provincia spiccano gli exploit di Pavia, con la carica dei 63mila per Renoir, vicina per numeri al record registrato a Palazzo Roverella: la mostra sui maestri del Divisionismo è stata la più vista nella storia dello spazio di Rovigo.
Numeri diffusamente positivi, anche se la straordinaria coincidenza di grandi eventi del 2011 aveva fatto registrare afflussi decisamente diversi. L’anno passato era andato in archivio con i 440mila accessi alla Biennale di Venezia, ma anche con lo straordinario richiamo delle celebrazioni per il 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia: 400mila persone per Fare gli Italiani alle Officine Grandi Riparazioni di Torino, zona che aveva visto anche i 303mila ingressi, tra Palazzo Reale e Racconigi, per la mostra dedicata alla figura di Vittorio Emanuele II. Per trovare arte allo stato puro, tolta la Biennale, si doveva andare fino a Brescia: quasi 250mila i visitatori di Matisse. La seduzione di Michelangelo; 222mila, invece, per l’irriverente Damien Hirst di Palazzo Vecchio, a Firenze.
Tempo di classifiche pure sulla rete: le mostre più “googlate” del 2012 sono state l’ovvia Picasso a Milano, la meno ovvia Pixar – sempre a Milano – e Klimt a Venezia.
– Francesco Sala
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