Qualcosa si muove, in quel di Catania. Nel senso che, a sorpresa, apre una nuova galleria. Tanta pittura, tantissimi artisti: una super collettiva che, si spera, inauguri una bella avventura
Non sono tante le gallerie d’arte contemporanea, a Catania. Come del resto a Palermo. E nelle altre città manco a parlarne. Si contano sulle dita di due mani quelle che, in tutta la Sicilia, portano avanti un lavoro serio di ricerca, radicato nell’attualità e rivolto, il più possibile, alla scena nazionale e internazionale. Non c’è […]
Non sono tante le gallerie d’arte contemporanea, a Catania. Come del resto a Palermo. E nelle altre città manco a parlarne. Si contano sulle dita di due mani quelle che, in tutta la Sicilia, portano avanti un lavoro serio di ricerca, radicato nell’attualità e rivolto, il più possibile, alla scena nazionale e internazionale. Non c’è collezionismo, sull’isola. E quello che c’è preferisce fare affari nel continente. Forse proprio perché l’offerta locale è angusta? Un cane che si morde la coda. Ma non è solo questo. Discorso complesso, arenato in una specie di circolo vizioso, che la stretta soffocante della crisi contribuisce a estremizzare. L’apertura di una nuova galleria, da queste parti è un fatto oramai eccezionale. Un fatto che, purtroppo, di rado coincide con l’avvio di esperienze significative, alternative, energiche. Tra esperimenti falliti e vocazioni più o meno provinciali.
Catania, dicevamo. Dove domenica 9 dicembre apre i battenti una nuova galleria. Una buona notizia, a prescindere. Si chiama Catania Art Gallery, semplicemente. Poca fantasia nel nome, si spera compensata da una certa sostanza nei fatti. Il quartiere è uno di quelli storici della città etnea, la location è un prestigioso palazzo liberty. E l’apertura è affidata a un’ampissima collettiva: 43 opere, per dare forma e senso al titolo “Altrove – Luogo o Poesia“, scelto dalla curatrice, Beatrice Buscaroli. Numeri da big show: una maxi adunata di meed career, con background e stili molto (troppo?) diversi tra loro, per un tema decisamente sfumato, da indossare con facilità. Nel gruppo emergono figure come quelle di Mario Consiglio, Alessandro Cannistrà, Andrea Chiesa, Silvia Argiolas, Giuliano Sale, Vanni Cuoghi, Tamara Ferioli, Giorgio Tonelli, Roberto Floreani. Tripudio di pittura e tutte produzioni nuove, realizzate ad hoc. Un’altra notizia che, nell’attesa di vedere che direzione prenderà la galleria, fa ben sperare. Luoghi di qualità per la pittura ne mancano, in Sicilia come nel resto d’Italia. E alla pittura, sarebbe pure l’ora, occorre tornare a dedicare più spazio e più tempo: in termini di mercato, ma soprattutto di dignità intellettuale e di prestigio. Il resto del mondo lo ha già capito da un po’.
– Helga Marsala
opening: 9 dicembre 2012, ore 17.30
fino al 27 gennaio 2013
Via Galatioto 21, Catania
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