L’Armory Show? Un pezzo di storia americana. Da Marcel Duchamp a Man Ray, i pionieri del contemporaneo finiscono anche su una serie di francobolli
Oggi il mezzo non gode più di tutta questa attualità, e di conseguenza anche le forme di collezionismo ad esso legate – un tempo popolarissime – sono sempre più di nicchia. Altrimenti ci sarebbero da aspettarsi code di art maniac agli uffici postali americani: già, perché il mezzo di cui parliamo è proprio la posta […]
Oggi il mezzo non gode più di tutta questa attualità, e di conseguenza anche le forme di collezionismo ad esso legate – un tempo popolarissime – sono sempre più di nicchia. Altrimenti ci sarebbero da aspettarsi code di art maniac agli uffici postali americani: già, perché il mezzo di cui parliamo è proprio la posta “terrena”, ormai annichilita dal digitale, ed il collezionismo è quello filatelico.
Ma perché le file? Perché lo United States Postal Service ha deciso di essere fra i primi a celebrare il centenario dell’Armory Show, la mitica mostra newyorkese che nel 1913 spalancò le porte degli americani sull’arte contemporanea globale. E lo fa emettendo una serie di dodici francobolli dedicati ai pionieri dell’arte contemporanea, per ora focalizzata sul periodo 1913-1931 (il che fa presagire che sarà seguita da altre per i periodi successivi). I nomi della “sporca dozzina? Stuart Davis, Charles Demuth, Aaron Douglas, Arthur Dove, Marcel Duchamp, Marsden Hartley, John Marin, Gerald Murphy, Georgia O’Keeffe, Man Ray, Charles Sheeler, Joseph Stella. Non si saranno dimenticati qualcuno?
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati