Lo Strillone: inefficienze italiche, per Il Fatto Quotidiano, dietro all’evitabile degrado del Colosseo. E poi collezionisti a caccia di de Sade, intellettuali contro il cemento in Valpolicella, l’Archivio di Stato francese firmato Fuksas…
Se la medicina è sbagliata il medico rischia di ammazzare il paziente. A soffrire è il Colosseo, che perde i pezzi; il primario è Lorenzo Ornaghi, la cura – pare – una Commissione per il restauro: inutile perdita di tempo per La Repubblica; tragica immagine del delirio italiano, con il valzer di competenze tra enti […]
Se la medicina è sbagliata il medico rischia di ammazzare il paziente. A soffrire è il Colosseo, che perde i pezzi; il primario è Lorenzo Ornaghi, la cura – pare – una Commissione per il restauro: inutile perdita di tempo per La Repubblica; tragica immagine del delirio italiano, con il valzer di competenze tra enti diversi e gli inevitabili ricorsi al TAR, per Il Fatto Quotidiano.
Ci sono Franco Prodi ed Ilvo Diamanti, oltre a un immancabile Salvatore Settis: su Corriere della Sera la petizione di intellettuali ed accademici per chiedere al governatore del Veneto Luca Zaia di salvare la Valpolicella dall’assedio di villette e capannoni.
Carlo Perrone, editore de Il Secolo XIX, sfida Parigi: su Quotidiano Nazionale (che lancia in grande stile l’apertura dio ArteFiera) la corsa al manoscritto originale de “Le 120 giornate di Sodoma”, conturbante romanzo del marchese de Sade conteso da estrosi collezionisti alla Biblioteca Nazionale transalpina. E in Francia finisce pure Italia Oggi: aprono i nuovi Archivi di Stato, disegnato nella periferia parigina da Massimiliano Fuksas
– Lo Strillone di Artribune è Francesco Sala
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