Premio Moroso, secondo step. Ecco i dodici finalisti che esporranno alla Fondazione Bevilacqua la Masa di Venezia. In attesa delle date e dei tre vincitori assoluti
Trentasei artisti, indicati da dodici selezionatori che arrivano dal mondo della stampa di settore, e valutati da una giuria composta da Andrea Bruciati, Patrizia Moroso e Olafur Eliasson. La terza edizione del Premio Moroso, tra i più interessanti in Italia per il settore della creatività, annunciava l’elenco dei nomi poco più di tre mesi fa, […]
Trentasei artisti, indicati da dodici selezionatori che arrivano dal mondo della stampa di settore, e valutati da una giuria composta da Andrea Bruciati, Patrizia Moroso e Olafur Eliasson. La terza edizione del Premio Moroso, tra i più interessanti in Italia per il settore della creatività, annunciava l’elenco dei nomi poco più di tre mesi fa, nell’attesa di identificare la sede espositiva per la mostra dedicata ai nomi in short list.
Oggi la sede c’è e i finalisti pure. Si terrà negli spazi della Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia la collettiva con i 12 artisti che hanno passato il vaglio dei tre giurati. Eccoli: Alek O., Salvatore Arancio, Davide Balliano, Sergio Breviario, Linda Fregni Nagler, Giulio Frigo, Paolo Gonzato, Nicola Martini, Alessandro Piangiamore, Andrea Sala, Luca Trevisani, Nico Vascellari. E saranno loro a doversi confrontare, adesso, con lo step successivo del premio, presentando ognuno un progetto inedito da destinare agli showroom Moroso. Tre ne verranno scelti, per essere realizzati ed allestiti. In giuria alcune figure professionali, di caratira internaizonale, individuate in ambiti disciplinari diversi e contigui: Giulio Cappellini, art director Cappellini, Lorenzo Fluxà, proprietario Camper, Greg Lynn, architetto, Ross Lovegrove, designer, Angela Vettese, direttrice Fondazione Bevilacqua La Masa.
A trionfare, nella scorsa edizione, erano stati Andrea Mastrovito, con un’installazione nello showroom di New York, Loris Cecchini, con un progetto a Londra, e Dragana Sapanjos, protagonista dello spazio di Milano. Tre palcoscenici internazionali di prestigio, in cui si celebrerà, ancora una volta, l’incontro felice tra il mondo delle arti visive e quello del design, sotto l’egida – sempre più preziosa – di quell’imprenditoria “sensibile” che investe nella cultura e la sostiene, in termini di budget, di occasioni, ma soprattutto di idee.
– Helga Marsala
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