Prove generali degli Oscar o premi super-Oscar? A Los Angeles la stampa cinematografica assegna i Golden Globe Awards: e trionfa Argo di Ben Affleck
Il vecchio slogan della Metro Goldwyn Mayer – più stelle che nel firmamento – si adatta perfettamente allo scenario che stanotte (per l’Italia Italia, perchè ex fuso orario era ancora il 13 gennaio) è andato in onda , come di consueto, dal Beverly Hilton Hotel di Los Angeles. Hosters della 70° edizione dei Golden Globe […]
Il vecchio slogan della Metro Goldwyn Mayer – più stelle che nel firmamento – si adatta perfettamente allo scenario che stanotte (per l’Italia Italia, perchè ex fuso orario era ancora il 13 gennaio) è andato in onda , come di consueto, dal Beverly Hilton Hotel di Los Angeles. Hosters della 70° edizione dei Golden Globe Awards Tyna Fey ed Amy Poehler, entrambe reduci del Saturday Night Life. Ad alternarsi con loro sul palco una schiera di divi e dive mozzafiato: l’intero Pantheon hollywoodiano.
I premi più importanti sono andati ad Argo, miglior film drammatico e miglior regia, contravvenedo ai pronostici che lo davano dietro a Lincoln di qualche punto. Spielberg, invece, sarebbe tornato a casa a bocca asciutta se non fosse arrivato un riconoscimento al protagonista del suo film, Daniel Day Lewis. Perfettamente calato nei panni d’alta rappresentanza storico politica in Lincoln, sembrava essere ancora nel personaggio al momento dei ringraziamenti...
Due premi anche al blasonato Django Unchained: ritira Tarantino per la sceneggiatura e Christoph Walz come miglior attore non protagonista.
Nella commedia secondo i giurati la migliore protagonista femminile è stata Jennifer Lawrence in Silver Lining Playbook di David O’ Russel. La pellicola aveva vinto il Toronto Film Festival in settembre, e pochi giorni fa ha ricevuto ben otto candidature agli Oscar nelle principali categorie. Jessica Chastain in Zero Dark Thirty di Kathryn Bigelow ha guadagnato un posto di rilievo nella stessa categoria dei film drammatici. Ha colpito il suo commosso discorso di ringraziamento e l’umiltà con la quale ha ringraziato il sindacato dei giornalisti.
A conti fatti il maggior numero di riconoscimenti tuttavia è andato a Les Miserables, che ha vinto per il miglior attore protagonista in commedia o musical (Hugh Jackman), per la miglior attrice non protagonista (Anne Hataway) e come miglior commedia/musical.
Stime che hanno rispettato le quotazioni fornite da Stanleybet. Secondo l’HFPA Ribelle della Pixar è stato il cartone animato dell’anno. E se a ritirare la statuetta sul palco per la canzone originale è salita Adele (con il brano Skyfall, dall’omonimo film), per la stampa straniera ad Hollywwod la migliore colonna sonora del 2013 l’ha scritta Michael Danna (Vita di Pi). Infine premio alla carriera Cecile B. De Mille a Jodie Foster.
La cena di gala della manifestazione è stata curata dallo chef preferito delle star, il giapponese Suki Sugiura, che ha proposto un menù esclusivo a base di mousse di limoni, carciofi e tranci di branzino al pepe della California. Il tutto inaffiato da Moët & Chandon Grand Vintage del 2004.
– Federica Polidoro
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati