Preistoria e modernità, un dialogo “glaciale” al British Museum di Londra. Apre “Ice Age Art”, tra reperti millenari e capolavori di Picasso e Matisse. Qualche scatto nel giorno dell’opening
Inagurata oggi, alla Galleria 35 del British Museum, una mostra straordinaria che raccoglie manufatti artistici risalenti a 40.000/10.000 anni fa. Tesori che giungono dai primordi della civiltà, alcuni per la prima volta mostrati al pubblico, messi in dialogo con opere di artisti come Henry Moore, Matisse, Mondrian, Henry Moore. Ice Age Art: arrival of the […]
Inagurata oggi, alla Galleria 35 del British Museum, una mostra straordinaria che raccoglie manufatti artistici risalenti a 40.000/10.000 anni fa. Tesori che giungono dai primordi della civiltà, alcuni per la prima volta mostrati al pubblico, messi in dialogo con opere di artisti come Henry Moore, Matisse, Mondrian, Henry Moore. Ice Age Art: arrival of the modern mind, curata da Jill Cook, viene accolta dalla stampa britannica con eccezionale entusiasmo: uno su tutti il Times, l’ha definita senza mezzi termini “The exhibition everyone should see”.
Tra i vari gioielli esposti, diverse rarità assolute, come la Venere di Vestonice, uno dei reperti archeologici più preziosi del Paleolitico, rinvenuta nel 1925 a Dolní Věstonice, in Moldavia, e prestata al museo britannico a distanza di cinque anni dal suo ultimo viaggio: era il 2008 quando il delicatissimo oggetto fu spedito al Museo di Storia Naturale di Vienna. E poi reperti antichissimi, avvolti da un’aura misteriosa, come l’Uomo leone, vecchio quasi 40 millenni scolpito con l’avorio ricavato dalle zanne di un mammut: fu ritrovato nel 1939 in una caverna dell’Hohlenstein Stadel, in Germania.
Alla base una questione di fondo, tanto paradossale quanto affascinante: dalle primissime espressioni creative dell’uomo, in cui si fondevano magia, senso del sacro, ritualità apotropaiche, istinto mimetico, bisogno di comunicazione, fino alle straordinarie avanguardie che segnarono la grande svolta del Novecento, esiste un filo, una linea continua: probabilmente, quella spinta comune verso la creazione di codici, la conquista del nuovo, la rottura della superficie rassicurante del mondo, la ricerca di un canale tra corpo e cielo, istinto e ragione, controllo e desiderio. Unendo con gesto audace astrazione e rappresentazione, l’uomo primitivo e l’artista pioniere della contemporaneità si trovano insieme, in questo primo scorcio del terzo millennio, a incarnare l’inesauribile ricerca dell’essenza delle cose.
E allora, dato che vedere questa mostra pare essere, a detta di tutti, imprescindibile, Artribune dà una mano anche a chi non si trova proprio nei paraggi. Nel giorno dell’opening ufficiale, ecco qualche immagine per farvi una prima idea…
– Helga Marsala
“Ice Age Art: arrival of the modern mind”
fino al 26 maggio 2013
www.britishmuseum.org
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