Saranno anche Francis Bacon, ma sono orrendi. In Inghilterra mettono su un business con tele abbozzate e poi scartate dal grande artista: ma il comitato le autentica
Attenzione: abbiamo ritrovato dai Bacon. Sono delle schifezze inguardabili, tele grossolanamente abbozzate che l’artista aveva scartate: ma quel che conta è il nome, troveremo qualche grullo che le pagherà 150mila dollari. Succede anche questo, nella società che ci ritroviamo, dove spesso conta il “marchio”: l’oggetto conta poco, io compro il nome. In breve: Heffer Gallery […]
Attenzione: abbiamo ritrovato dai Bacon. Sono delle schifezze inguardabili, tele grossolanamente abbozzate che l’artista aveva scartate: ma quel che conta è il nome, troveremo qualche grullo che le pagherà 150mila dollari. Succede anche questo, nella società che ci ritroviamo, dove spesso conta il “marchio”: l’oggetto conta poco, io compro il nome.
In breve: Heffer Gallery di Cambridge si ritrovò ad un certo punto a fornire materiali a due pittori, Francis Bacon e tal Lewis Todd, un caricaturista che a tempo perso imbrattava – malamente, assai malamente – qualche tela. Il grandissimo artista irlandese restituì alcune tele inutilizzate o scartate, sulle quali aveva abbozzato – sul retro, peraltro – forme che richiamano le scene e gli elementi architettonici che stanno alle spalle dei suoi mitici “Papi”.
La galleria, per non buttare nulla, rifilò a Todd le tele di seconda mano, che egli riempì di pittura neo-qualcosa. Oggi, a una cinquantina di anni dai fatti, qualcuno ha scoperto i “capolavori” di Bacon sul retro di tali dipinti, e ora si grida al miracolo: tanto che sei di questi brandelli – addirittura con regolare placet del comitato di autenticazione Francis Bacon! – andranno all’asta il 20 marzo: stima appunto 100mila sterline. Inguardabili, tanto al recto, tanto al verso: vedete la gallery e poi giudicate…
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