Un King Kong pixelato alla conquista del Pirellone. A Porta Garibaldi l’installazione politicamente scorretta di Ground Control. Per una rivolta culturale contro “Il sonno della Regione”
Hanno creato curiosità, lanciando in rete tre teaser diversi: spot misteriosi destinati a promuovere una non meglio precisata“installazione ambientale per stimolare il risveglio alla vita politica, alla partecipazione sociale e alla vigilanza culturale”. Appuntamento fissato a Milano, per il primo week-end di febbraio, davanti a Porta Garibaldi: siamo a un passo da Corso Como, con vista […]
Hanno creato curiosità, lanciando in rete tre teaser diversi: spot misteriosi destinati a promuovere una non meglio precisata“installazione ambientale per stimolare il risveglio alla vita politica, alla partecipazione sociale e alla vigilanza culturale”. Appuntamento fissato a Milano, per il primo week-end di febbraio, davanti a Porta Garibaldi: siamo a un passo da Corso Como, con vista su tutto il corollario di grattacieli vecchi e nuovi, panorama in trasformazione della città. Un vecchietto un po’ acciaccato, vilipeso e ferito, ultimamente, nelle ossa e nello spirito: è il Pirellone, decano dei palazzoni meneghini, l’oggetto designato dell’azione di Ground Control, agenzia di comunicazione che si è messa in testa, a tutti i costi, di farci pensare. Soffiando con educazione sulle braci dell’anti-politica.
Perché? E chi lo sa. Se si tratti di puro senso civico, di un’avventurosa campagna a sostegno di questo o di quel candidato, oppure di una semplice boutade, è ancora tutto da vedere. Da osservare, dentro l’oculare di un grosso cannocchiale verde, è per ora il profilo del povero Pirellone: scalato da un gorilla famelico, King Kong che allegorizza le brame di una classe dirigente decisamente discutibile. Un biplano giallo lo avvicina e bombarda: il bestione molla la presa, cade per poi riprendere la scalata. Un Sisifo peloso, imbattibile e irrefrenabile.
“Il sonno della Regione genera mostri” recita il millenaristico volantino distribuito sul luogo dell’installazione; riferimento scontato sospeso tra Goya e Marco Travaglio: a venti giorni dalle elezioni politiche e dalle regionali, dopo l’ultima infornata di consiglieri lombardi finiti nella polvere per l’inchiesta sui rimborsi facili, a Milano si instillano piccoli germi di dissenso. Cui prodest?
– Francesco Sala
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