Un mercato dell’arte che cresce del 36% all’anno. Cina? India? No, Repubblica Ceca: le cifre assolute sono basse, ma il sistema si va strutturando
Il Top Lot di tutto l’anno 2012 è stato il dipinto The Shape of Blue, di Frantisek Kupka, del 1913: 57 milioni di corone, pari a 2,2 milioni di euro, che rappresenta il record d’asta per un’opera di un connazionale, non solo sul suolo patrio, ma a livello mondiale. Corone? Sì, perché siamo in Repubblica […]
Il Top Lot di tutto l’anno 2012 è stato il dipinto The Shape of Blue, di Frantisek Kupka, del 1913: 57 milioni di corone, pari a 2,2 milioni di euro, che rappresenta il record d’asta per un’opera di un connazionale, non solo sul suolo patrio, ma a livello mondiale. Corone? Sì, perché siamo in Repubblica Ceca: lontani anni luce dai centri nevralgici del mercato dell’arte, eppure alle prese con una realtà in grande espansione, con crescite a doppia cifra da diversi anni. Del 36% nel 2012 rispetto al 2011, anche se su volumi di affari che impallidiscono in senso assoluto, 881 milioni di corone, come dire meno di 35 milioni di euro, in un anno.
Ad aprire una finestra su un mercato comunque sconosciuto è un report del portale Artplus.cz, che esulta per i 200 milioni di corone (quasi 8 milioni di euro) raggiunti dalle dieci opere più costose nelle aste ceche nel 2012, mentre l’anno prima la somma era inferiore ai 100 milioni. 138 dipinti e sculture sono stati venduti per oltre un milione di corone nello scorso anno, con lavori venduti per oltre un milione di corone che costituiscono il 61 per cento del fatturato. Il dieci per cento delle opere più costose vendute in asta costituiscono il 90 per cento del fatturato. I campioni del martelletto ceco? Il citato Kupka, la cui opera record è stata venduta ad un collezionista di lingua russa, ed Emil Filla (1882-1953), mentre a registrare un grande interesse è stata in generale l’arte cinese.
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