Bentornata Punta della Dogana. Rispunta a Forlì lo storico lampione che molti temevano perduto: e che ora torna al suo posto, usurpato dal “Ragazzo con la rana” di Charles Ray
Niente da fare: la Punta della Dogana, così, non era più la stessa. Una beffa: la storica lanterna, che per secoli aveva evitato ad imbarcazioni di varia foggia di andare a sbattere contro l’estrema propaggine di Dorsoduro, rimpiazzata da una scultura contemporanea. E le polemiche non erano mancate, con i puristi imbufaliti per l’oltraggio, avvenuto […]
Niente da fare: la Punta della Dogana, così, non era più la stessa. Una beffa: la storica lanterna, che per secoli aveva evitato ad imbarcazioni di varia foggia di andare a sbattere contro l’estrema propaggine di Dorsoduro, rimpiazzata da una scultura contemporanea. E le polemiche non erano mancate, con i puristi imbufaliti per l’oltraggio, avvenuto nel 2009 nelle more dell’approdo della Pinault Foundation nel prestigioso spazio.
Via il lampione, al suo posto il Ragazzo con la rana di Charles Ray. E giù proteste, petizioni contro l’invasore straniero: “con l’occasione, lo restaureremo”, si giustificavano gli amministratori. Poi sulla vicenda era calato il silenzio, o forse la rassegnazione. Anche perché della lanterna, si scopre ora, si erano perse le tracce: qualcuno la dava in restauro, altri in riproduzione, qualcuno in Veneto, altri a Mantova. E invece era a Longiano, nel forlivese, dove la ditta Neri si occupava del restauro. E lunedì 18 marzo, in occasione della conclusione della mostra L’Elogio del dubbio, tornerà orgogliosamente al suo posto, “sfrattando” l’invasore straniero…
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