L’Asilo Bianco di Ameno, tra le colline del novarese: promuovere territorio e tradizione, partendo dal contemporaneo. Nel board anche Enrica Borghi. Ecco il programma dei prossimi mesi…
Enrica Borghi, Fausta Squatriti, Angelo Molinari, Davide Vanotti: quattro artisti, tra i fondatori dell’associazione culturale Asilo Bianco, nata nel 2005 nel piccolo borgo di Ameno, in provincia di Novara. Asilo Bianco è la condivisione di un luogo geografico e insieme di un’idea: provare a radicare, sul territorio compreso tra il Lago d’Orta e Lago Maggiore, […]
Enrica Borghi, Fausta Squatriti, Angelo Molinari, Davide Vanotti: quattro artisti, tra i fondatori dell’associazione culturale Asilo Bianco, nata nel 2005 nel piccolo borgo di Ameno, in provincia di Novara. Asilo Bianco è la condivisione di un luogo geografico e insieme di un’idea: provare a radicare, sul territorio compreso tra il Lago d’Orta e Lago Maggiore, un nucleo creativo e di scambio culturale, in cui sollecitare, attraverso l’arte contemporanea, la partecipazione collettiva a eventi, percorsi formativi, spazi di sperimentazione. Un progetto di valorizzazione territoriale e di sensibilizzazione sociale, fortemente legato alle specificità del luogo. “Asilo Bianco è nato con una sfida”, racconta Borghi, presidente dell’associazione. “Partire da un piccolo paese – un territorio molto bello ma relativamente marginale rispetto al mondo della cultura – e riuscire a parlare il linguaggio della contemporaneità”. Sfida centrata, grazie alla macchina messa in campo, che ha saputo calamitare energie interne e limitrofe, mettendo in rete oltre 10 comuni, associazioni e pro loco locali.
Un programma da far invidia a una piccola kunsthalle, quello che si appresta a prendere forma, nei prossimi mesi. Diversificato, capillare, tutto incentrato sulla ricerca e il dibattito. Futura, per esempio, fissato per maggio 2013, è un meeting multidisciplinare che promuove il dialogo sui grandi temi del domani: ragionare di visioni future – esercizio quanto mai essenziale, in un tempo scandito da profonde crisi e attraversato da macerie – passando attraverso prospettive e approcci che arrivano dall’arte e la cultura contemporanee; Studi Aperti, in estate, trasformerà per tre giorni il borgo in un museo a cielo aperto, coinvolgendo artisti italiani e stranieri in un percorso eccentrico tra arti visive, architettura, musica, letteratura, video, fotografia e nuove tecnologie. E sempre d’estate, come ogni anno, torna Fogli/e Scritte, residenza per artisti e scrittori, invitati a realizzare un’opera o un testo sui sentieri tra i due laghi. A settembre, infine, un momento dedicato al cinema: nell’arco di tre giorni Corto e Fieno indagherà l’anima rurale della società contemporanea, nelle sue pieghe nascoste, nel suo senso resistente, nel suo valore intrinseco, nell’eredità di immagini, segni, tradizioni che porta con sé e che ancora nutre, in qualche modo, un’identità culturale più fragile e controversa di ieri. Bella operazione di recupero e osservazione, in linea con lo spirito di Asilo Bianco: sguardo sul domani, attenzione alla ricerca e un senso delle radici che resta, trasformandosi nel tempo.
– Helga Marsala
www.asilobianco.it
[email protected]
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