Norma e Capriccio. Agli Uffizi i taccuini di viaggio degli artisti spagnoli giunti in Italia nel Cinquecento: fotogallery dalla preview fiorentina
“Si può entrare in queste sale con lo spirito di chi apre un diario di viaggio, interpretando le opere raccolte come ricordi della permanenza in Italia”. Così il curatore – assieme ad Antonio Natali – Tommaso Mozzati presenta Norma e Capriccio – Spagnoli in Italia agli esordi della “maniera moderna”, la prima mostra dedicata agli […]
“Si può entrare in queste sale con lo spirito di chi apre un diario di viaggio, interpretando le opere raccolte come ricordi della permanenza in Italia”. Così il curatore – assieme ad Antonio Natali – Tommaso Mozzati presenta Norma e Capriccio – Spagnoli in Italia agli esordi della “maniera moderna”, la prima mostra dedicata agli artisti spagnoli attivi a Firenze agli inizi del Cinquecento, al via oggi agli Uffizi: un evento espositivo di “Firenze – Un Anno ad Arte”, il programma culturale e artistico del capoluogo toscano sostenuto da Enel, Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane ed Ente Cassa di Risparmio.
Un’esposizione che raccoglie per la prima volta le opere di una serie di artisti, il castigliano A. Berruguete, P. Machuca, P. Fernández, Bartolomé Ordóñez e Diego de Silòe che, desiderosi di misurarsi con i maestri fiorentini e italiani, lasciarono per alcuni anni la penisola iberica a favore del Bel Paese. Allestita in otto sale contraddistinte dalla presenza del colore giallo, scelto come simbolo della comune matrice mediterranea di Italia e Spagna, la mostra è stata descritta attraverso un’analogia con dei taccuini di viaggio: la conclusione del percorso espositivo è invece affidata al rientro in patria, dove gli spagnoli ripresero la propria produzione artistica in seguito all’elezione di Carlo d’Asburgo e all’avvio di una politica di mecenatismo, pur senza dimenticare l’apprendistato italiano.
Come messo in luce durante la conferenza stampa, sia questa che la successiva mostra (prevista per il giugno 2013) di “Firenze – Un Anno ad Arte” si svolgono mentre la Galleria è interessata da significativi interventi architettonici che non hanno compromesso l’apertura, l’attività in termini di prestito verso altre istituzioni culturali o il programma espositivo. Porte aperte fino al 26 maggio: qui intanto vi potete preparare con immagini dalla preview…
– Valentina Silvestrini
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