Pisapia dimissiona Boeri. Al suo posto il fedelissimo Filippo Del Corno. Costa caro all’ex assessore alla cultura di Milano l’ultimo battibecco sui budget per le mostre
Affida il saluto alla città ad un post sulla sua pagina Facebook, datato domenica 17 marzo alle 20.12. Amarezza e sconforto per Stefano Boeri, dimissionato dal sindaco di Milano Giuliano Pisapia: un putsch che si consuma nel giro di poche ore quello da parte del primo cittadino, che ritira le deleghe al più scomodo dei […]
Affida il saluto alla città ad un post sulla sua pagina Facebook, datato domenica 17 marzo alle 20.12. Amarezza e sconforto per Stefano Boeri, dimissionato dal sindaco di Milano Giuliano Pisapia: un putsch che si consuma nel giro di poche ore quello da parte del primo cittadino, che ritira le deleghe al più scomodo dei suoi assessori approfittando del necessario rimpasto seguito al definitivo e volontario addio di Bruno Tabacci, che lascia la fondamentale delega al bilancio. Venerdì la dolorosa approvazione del Rendiconto 2012 e la richiesta di Pisapia di tirare la cinghia, a fronte di un bilancio 2013 a rischio sforamento del patto di stabilità; a margine la polemica – che i bene informati hanno definito piuttosto frizzante – tra lo stesso sindaco e Boeri, i cui investimenti di 160mila euro per due prossime mostre erano ritenuti poco in linea con il regime di austerity voluto da Palazzo Marino. Non passano quarantotto ore e una secca nota ufficiale annuncia l’addio a Boeri, che si sfoga sul più popolare dei social network: “sono amareggiato per una decisione che non mi è stata motivata, che mi è davvero difficile interpretare e che rischia di compromettere importanti progetti per il futuro della città”. La verità di Pisapia è attesa nella prossima seduta del consiglio comunale, fissata nel pomeriggio di lunedì 18, nel corso della quale il sindaco presenterà i nuovi arrivati. L’europarlamentare PD Francesca Balzani avrà la delega al bilancio, la capogruppo del partito Carmela Rozza quella ai Lavori Pubblici; mentre il posto di Boeri tocca a Filippo Del Corno: compositore, classe 1970, tra le anime del think tank allargato – il gruppo dei cosiddetti “Mille” – che aveva steso il vittorioso programma elettorale di Pisapia. E che aveva ottenuto come premio per il proprio supporto la carica di presidente della Fondazione Milano, potente braccio operativo di Palazzo Marino nella gestione delle scuole civiche (Paolo Grassi su tutte).
Non si sono fatte attendere le reazioni, con Riccardo De Corato, vicesindaco ai tempi della giunta Moratti e oggi consigliere di minoranza in quota PDL, che parla apertamente di una “resa dei conti”: con un Pisapia formato stalinista a eliminare le voci contro. Boeri era il candidato voluto dal PD alle primarie, con Pisapia a sconfiggere l’establishment di partito con la sua rivoluzione arancione; ma Boeri, forte di quasi 13mila preferenze personali, era stato il primo tra gli eletti del centrosinistra alle elezioni. Un consenso fatto pesare più volte, con l’assessore che non ha mai nascosto il proprio disappunto per le modalità di gestione della faccenda Expo, e che ha trovato da dire con il sindaco anche in occasione del recente start up di OCA.
– Francesco Sala
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