Scicli, sbocciano mostre per la primavera ragusana. Dopo Schifano e l’Africa, attesa per il progetto firmato da Antonio Arévalo: artisti contemporanei rileggono l’iconografia barocca siciliana

Primavera all’insegna dell’arte per Scicli. Nell’attesa che inauguri, sabato 30 marzo, il progetto curato da Antonio Arévalo e ispirato alla simbologia del Cristo di Burgos, con le opere di Tiziana Cera Rosco, Giovanni Gaggia, Eva Gerd, Maddalena Mauri, Pablo Rubio e Sasha Vinci, e un’azione di Regina José Galindo & David Perez Karmadavis, l’incantevole cittadina […]

Primavera all’insegna dell’arte per Scicli. Nell’attesa che inauguri, sabato 30 marzo, il progetto curato da Antonio Arévalo e ispirato alla simbologia del Cristo di Burgos, con le opere di Tiziana Cera Rosco, Giovanni Gaggia, Eva Gerd, Maddalena Mauri, Pablo Rubio e Sasha Vinci, e un’azione di Regina José Galindo & David Perez Karmadavis, l’incantevole cittadina ragusana ha appena ospitato altri due eventi. Uno, presso lo spazio Quam, è un omaggio a Mario Schifano; l’altro è un focus sull’universo creativo dell’Africa, allestito al centro esposizioni Chiaroscuro. Un doppio opening, che punta a catturare il turismo culturale e religioso accorso per la Pasqua, con due mostre concentrate nel centro storico di Scicili, gioiello di storia e architettura barocca denominato dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità insieme al Val di Noto.

Arte Africana - Chiaroscuro, Scicli

Arte Africana – Chiaroscuro, Scicli

Circa quaranta le opere esposte di Schifano, dalle tele degli anni Sessanta ai “Paesaggi Anemici” dei Settanta, passando per “Corrispondenze” – le buste postali dipinte – e le celebri Polaroid. E dall’unicità del pop tutto italiano di un grande maestro del secondo ‘900, ad alcune suggestioni giunte dal continente africano, tesori che vanno dal 500 d.C. fino alla metà del Novecento: oggetti in terracotta, legno e bronzo, provenienti da 15 tribù, e poi maschere, sculture, oggetti magici, figure rituali, statuette dal valore simbolico.
Ecco una galleria di immagini dalla serata del 23 marzo, con appuntamento al prossimo weekend, nuovamente a Scicili, per un report della mostra Discipulos, da Clang. Un progetto che, immergendosi nella tradizione spirituale della Sicilia Orientale, in un mese che celebra il miracolo della Resurrezione, sceglie di far interagire l’arte contemporanea con il tema del sacro e con l’eredità iconografica del luogo:  è stata infatti una tela anonima, di origini verosimilmente spagnole, situata oggi presso la Chiesa di S. Giovanni Evangelista di Scicli, a ispirare Arévalo per la messa  a punto del concept.  L’olio, raffigurante la Passione, fa riferimento a una scultura lignea del secolo XIV, venerata nella chiesa madre di S. Maria di Burgos. Collisioni e intersezioni fra le straordinarie radici della rappresentazione religiosa del Sud Italia e gli audaci linguaggi del presente.

–          Helga Marsala

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Helga Marsala

Helga Marsala

Helga Marsala è critica d’arte, editorialista culturale e curatrice. Ha insegnato all’Accademia di Belle Arti di Palermo e di Roma (dove è stata anche responsabile dell’ufficio comunicazione). Collaboratrice da vent’anni anni di testate nazionali di settore, ha lavorato a lungo,…

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