Tilda Swinton? È un’opera d’arte. L’attrice inglese espone sé stessa al MoMA di New York. Addormentata, in una teca di vetro…
La teca ricorda quella di Thousand years, dove Damien Hirst metteva una testa di vitello con tante mosche, per vedere l’effetto che fa. L’ambiente pure è in linea, siamo in un museo, e non uno qualsiasi, siamo al MoMA di New York: solo che la teca stavolta ospita un essere vivente leggermente diverso. Non ha […]
La teca ricorda quella di Thousand years, dove Damien Hirst metteva una testa di vitello con tante mosche, per vedere l’effetto che fa. L’ambiente pure è in linea, siamo in un museo, e non uno qualsiasi, siamo al MoMA di New York: solo che la teca stavolta ospita un essere vivente leggermente diverso.
Non ha mai nascosto le sue propensioni verso l’ambiente delle arti visive Tilda Swinton, l’attrice inglese stranota per il ruolo di Jadis, la Strega Bianca della saga Le cronache di Narnia: che stavolta passa direttamente di là dall’ostacolo. Sorprendendo i visitatori del Museum of Modern Art, che se la trovano in scatola, addormentata su un lenzuolo di lino, unici “accessori” un paio di occhiali e una caraffa d’acqua. La performance – titolo The Maybe – non è in realtà nuovissima: l’attrice la propose già nel lontano 1995 alla Serpentine Gallery di Londra; durante tutto quest’anno la proporrà altre sei volte, in differenti spazi del museo newyorkese.
Certo, la modalità non è proprio nuovissima, con centinaia di precedenti a gravitare nell’atmosfera dell’evocazione, da Yves Klein a Urs Lüthi: ma il pubblico pare gradire…
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