Un nuovo museo per scoprire le grotte di Lascaux, in Francia. Lo studio norvegese Snøhetta progetta un visitor center per il tempio dei graffiti paleolitici

Lo studio norvegese Snøhetta, specializzato nel campo del design d’interni e dell’architettura, si è aggiudicato la gara per la progettazione del nuovo “visitor center” delle grotte di Lascaux. Luogo solenne, meta di appassionati di storia e archeologia, il celebre complesso di caverne con i più bei graffiti esistenti risalenti al paleolotico (figure di animali e simboli […]

Lo studio norvegese Snøhetta, specializzato nel campo del design d’interni e dell’architettura, si è aggiudicato la gara per la progettazione del nuovo “visitor center” delle grotte di Lascaux. Luogo solenne, meta di appassionati di storia e archeologia, il celebre complesso di caverne con i più bei graffiti esistenti risalenti al paleolotico (figure di animali e simboli esoterici), si trova nella Francia sud-occidentale, vicino al villaggio di Montignac, nella Dordogna.
Il nuovo centro, che avrà lo scopo di accogliere i visitatori, catapultandoli virtualmente nella magia di un luogo sacro e da decenni sigillato, sarà una sorta di  linea architettonica, inserita dolcemente tra la valle del fiume Vézèrel e le colline contigue. Sulle pareti e le volte in pietra naturale saranno ricreate, con un risultato incredibilmente immersivo, i graffiti di 18.000 anni fa; e proprio come allora si faceva uso delle irregolarità nella roccia per conferire plasticità ai dipinti, così il concept dello spazio ruota tutto intorno all’idea di armonia con l’ambiente naturale. La linea del tetto dell’edificio, per esempio, sarà modulata sul profilo delle colline, verso cui si rivolge la lunga facciata in vetro. Variabile la luce all’interno,  in buona parte naturale, filtrata attraverso apposite fessure, ad accarezzare la roccia; mentre il percorso riprodurrà, nel dettaglio, quello compiuto dagli antichi abitanti delle caverne. Spazi maestosi, avvolti nel silenzio, tra fazzoletti di verde e arbusti, per addentarsi tra zone d’ombra a improvvise aperture di luce.

La scoperta della grotta di Lascaux nel settembre del 1940

La scoperta della grotta di Lascaux nel settembre del 1940

Un museo straordinario, che non mancherà di incentivare il turismo, divenendo il principale elemento attrattivo della zona. Importante l’investimento, che secondo previsioni corrisponde a 34 milioni di euro; strettissimi i tempi stimati per il cantiere: entro il 2015, in teoria, dovrebbe essere tutto pronto.
Le grotte di Lascaux furono chiuse al pubblico dal 1963, a causa di alcune gravi infestazioni di funghi e microrganismi, che hanno progressivamente invaso le pareti calcaree, mettendo in pericolo le pitture e costringendo a importanti lavori di manutenzione. Dal 1983 le folle di visitatori si sono riversate a Lescaux II: quell’anno fu infatti inaugurata una replica fedele del complesso, collocata a 200 metri di distanza, in cui erano riprodotte la Sala dei Tori e la Galleria assiale, ovvero il 90% dei dipinti originali. Il nuovo museo firmato da Snøhetta sopperirà all’attuale chiusura del sito, consentendo al pubblico di vivere un’esperienza indimenticabile.

– Helga Marsala

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Helga Marsala

Helga Marsala

Helga Marsala è critica d’arte, editorialista culturale e curatrice. Ha insegnato all’Accademia di Belle Arti di Palermo e di Roma (dove è stata anche responsabile dell’ufficio comunicazione). Collaboratrice da vent’anni anni di testate nazionali di settore, ha lavorato a lungo,…

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