Buon compleanno Teatro Regio! Quarant’anni fa rinasceva, grazie a Carlo Mollino, il gioiello settecentesco di Torino andato al rogo: ora lo celebra una mostra

Come recita il detto? Chiusa una porta si apre un portone. Qui si è spalancato il genio di Carlo Mollino per riportare in vita un sogno andato in fumo una notte di inizio febbraio del 1936. Il Teatro Regio di Torino, edificato nel 1740 su progetto dell’architetto Benedetto Alfieri venne distrutto da un incendio causato […]

Come recita il detto? Chiusa una porta si apre un portone. Qui si è spalancato il genio di Carlo Mollino per riportare in vita un sogno andato in fumo una notte di inizio febbraio del 1936. Il Teatro Regio di Torino, edificato nel 1740 su progetto dell’architetto Benedetto Alfieri venne distrutto da un incendio causato da un cortocircuito scatenatosi nei sotterranei del palcoscenico. Dopo trentasette anni di attesa il nuovo Regio, firmato da Mollino e Marcello Zavelani Rossi, viene inaugurato il 10 aprile 1973, in un tripudio di specchi, velluti rossi screziati di viola e forme arrotondate dentro una struttura in cemento armato. È questa rinascita che oggi il Teatro festeggia, con un concerto, il Don Carlo di Giuseppe Verdi (l’opera sarà trasmessa da Radio3 sabato 13 aprile alle ore 20 e la Rai ne realizzerà un DVD), e una mostra, La fabbrica dei sogni, allestita fino al 30 giugno nel Foyer del Toro al secondo piano, che illustra l’attività degli ultimi quarant’anni del Regio. Tra memorabilia dell’eccentrico architetto/pilota/aviere provenienti dalla sua casa-museo sita in via Napione a Torino, i numerosi disegni originali del progetto architettonico e un modello della futuristica auto da record progettata da Mollino negli anni ’50 e realizzato da Stola. Senza dimenticare i sontuosi costumi teatrali tratti dalle opere più famose, dalla toccante Violetta de La traviata alla tragica Manon Lescaut di Giacomo Puccini e molti altri, indossati da manichini intenti a scendere o salire dalle scale mobili del Teatro.La mostra è visitabile dal pubblico in possesso del biglietto per gli spettacoli e per le visite guidate al Regio, durante le quali è possibile vedere anche i sotterranei dell’edificio, con le sale prova, i camerini degli artisti e la frenesia della sartoria dove si provvede ad adattare i costumi e risolvere anche l’imprevisto dell’ultimo minuto. Una carrellata della nostra fotogallery, scattata il giorno dell’inaugurazione, ce ne dà un assaggio…

– Claudia Giraud

www.teatroregio.torino.it

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati

Claudia Giraud

Claudia Giraud

Nata a Torino, è laureata in storia dell’arte contemporanea presso il Dams di Torino, con una tesi sulla contaminazione culturale nella produzione pittorica degli anni '50 di Piero Ruggeri. Giornalista pubblicista, iscritta all’Albo dal 2006, svolge attività giornalistica per testate…

Scopri di più