Daniel Libeskind presenta Rachel, sua figlia. A Milano una mostra inaugura il nuovo LaboExpo di Paolo Ciabattini. Tra gli artisti anche Attilio Terragni, nipote del grande architetto

Una è la figlia del grande architetto americano Daniel Libeskind, negli anni Ottanta esponente di punta del decostruttivismo; l’altro è il nipote di Giuseppe Terragni, noto architetto razionalista, che tra i molti progetti firmò la Casa del Fascio di Como, il monumento funebre a Roberto Sarfatti o la sala O della Mostra della Rivoluzione fascista  […]

Una è la figlia del grande architetto americano Daniel Libeskind, negli anni Ottanta esponente di punta del decostruttivismo; l’altro è il nipote di Giuseppe Terragni, noto architetto razionalista, che tra i molti progetti firmò la Casa del Fascio di Como, il monumento funebre a Roberto Sarfatti o la sala O della Mostra della Rivoluzione fascista  al Palazzo delle Esposizioni di Roma, nel ’32. Rachel Libeskind, artista, e Attilio Terragni, artista ed architetto, sono i protagonisti, insieme al pittore Paolo Ciabattini, di una mostra pensata per un nuovo spazio milanese. Negli ampi ambienti di Foro Buonaparte 60, ex sede della galleria Pack, è lo stesso Ciabattini ad aver installato il suo laboratorio, da oggi luogo di ricerca comune, aperto a progetti espositivi in collaborazione con altri artisti, architetti e designer. LaboExpo: un atelier che diventa factory, una bottega contemporanea trasformata in hub creativo.

Paolo Ciabattini, Concezione del progetto, 360x190 cm, acrilico e tecnica mista su tela, 2012

Paolo Ciabattini, Concezione del progetto, 360×190 cm, acrilico e tecnica mista su tela, 2012

Ospite d’eccezione di questo opening sarà proprio Daniel Libeskind, chiamato a introdurre la figlia e a battezzare la nuova creatura milanese. Il dialogo fra i tre protagonisti dell’evento sta tutto nell’articolazione di forme, tagli, geometrie e cromatismi audaci: dai collage raffinati di Rachel, che uniscono sensibilità grafica, gusto vintage, passione per il detournement e  seduzione compositiva, alle esplosioni segniche di Terragni, proiezioni di architetture deflagrate, passando per le tele materiche di Ciabattini, radicate nella tradizione dell’espressionismo astratto e dell’informale europeo. Tre universi visivi a confronto, in un gioco di riflessi sghembi, di affinità umorali, di voci armoniche e diseguali diffuse in superficie.

–  Helga Marsala

Opening 10 Aprile 2013 – ore 19:30
www.laboexpo.com

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Helga Marsala

Helga Marsala

Helga Marsala è critica d’arte, editorialista culturale e curatrice. Ha insegnato all’Accademia di Belle Arti di Palermo e di Roma (dove è stata anche responsabile dell’ufficio comunicazione). Collaboratrice da vent’anni anni di testate nazionali di settore, ha lavorato a lungo,…

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