“Il direttore del Maxxi? Aspettiamo prima il nuovo Presidente della Repubblica”. Scherza Giovanna Melandri, ma in pole position per il museo romani potrebbe esserci Chiara Parisi
Ultimissimi giorni per la scelta del nuovo direttore unico (assumerà in se sia la ‘delega’ per l’arte che quella per l’architettura) del Museo delle Arti del XXI Secolo di Roma, Maxxi per gli amici. Dopo una serie di vicissitudini (si narra – come Artribune ha anticipato tempo fa – di un tentativo di incarico andato […]
Ultimissimi giorni per la scelta del nuovo direttore unico (assumerà in se sia la ‘delega’ per l’arte che quella per l’architettura) del Museo delle Arti del XXI Secolo di Roma, Maxxi per gli amici.
Dopo una serie di vicissitudini (si narra – come Artribune ha anticipato tempo fa – di un tentativo di incarico andato a buca sia per la direttrice di Documenta Kassel, Carolyn Christov Bakargiev, sia al direttore della Biennale di Venezia Massimiliano Gioni) il lavorìo interno e l’impegno della società di cacciatori di teste incaricata dal museo avrebbe portato i suoi esiti che andranno tradotti in breve tempo in una nomina.
Alcune fonti sono pronte a giurare che la lista sia composta da sei personalità, tutte straniere salvo una eccezione, quella di Chiara Parisi, romana che si è messa in luce all’inizio della sua carriera nella capitale in particolare a Villa Medici per poi farsi le ossa nel centro d’arte contemporanea dell’Isola di Vassivière in Francia e poi seguendo la grande apertura della Monnaie di Parigi.
La presenza come unica italiana della ‘francese’ Chiara Parisi (non dimentichiamo la presenza in consiglio della francese Monique Veaute) non solo rende quest’ultima una naturale favorita ma – a dar credito a queste indiscrezioni – spazza via le chance di altri italianissimi candidati dati per quasi certi negli ultimi mesi: Danilo Eccher su tutti.
“Sono tutte voci per ora” ci risponde Giovanna Melandri quando le chiediamo qualche delucidazione su un quadro che sembra ancora piuttosto ingarbugliato. “Aspettiamo ancora qualche giorno, prima lasciamo che venga eletto il Presidente della Repubblica e poi annunciamo il direttore del Maxxi” dice scherzando.
Una volta dichiarata la nomina, poi, sarà dovere del museo fare un po’ più di chiarezza e di trasparenza sui metodi che avranno portato alla scelta, perché tra tempi dilatati, società di consulenze e ridda di nomi, non è molto decrittabile tutto ciò che sta succedendo dietro le quinte.
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