Ospiti nelle case di Siena. Gli artisti di RSVP espongono dentro appartamenti privati. Ricordando Jan Hoet e le sue Chambres d’Amis di ventissette anni fa…
Répondez, s’il vous plaît. Ovvero: RSVP, classico acronimo che accompagna ogni invito formale. Che poi è anche il nome di un progetto pensato per la città di Siena da un gruppo di senesi appassionati d’arte, con il coordinamento della Galleria FuoriCampo. L’idea? Semplice ma efficace, ai fini del coinvolgimento di un pubblico generico, il più […]
Répondez, s’il vous plaît. Ovvero: RSVP, classico acronimo che accompagna ogni invito formale. Che poi è anche il nome di un progetto pensato per la città di Siena da un gruppo di senesi appassionati d’arte, con il coordinamento della Galleria FuoriCampo. L’idea? Semplice ma efficace, ai fini del coinvolgimento di un pubblico generico, il più ampio possibile: l’arte contemporanea esce dai luoghi deputati e arriva negli appartamenti privati di alcuni cittadini, spazi intimi, personali, con cui gli artisti interagiscono stabilendo un contatto con atmosfere, oggetti, ambienti domestici.
A ispirare RSVP è la mostra curata da Jan Hoet nel 1986 a Gand, Chambres d’Amis, un progetto che puntava all’identificazione di luoghi “altri”, insoliti, capaci di accreditare l’arte fuori dal recinto “sacro” del museo, per tramutarla in evento inatteso, esploso nel mezzo del quotidiano: gli artisti, come ospiti imprevisti, installavano i loro lavori all’interno di “stanze di amici”, nelle case di chi desiderava accoglierli.
E, restando in ambito italiano, è nell’esperienza lanciata anni fa dal critico Alberto Mugnaini, nel suo studio di Milano, che RSVP trova un possibile precedente. Tanto che, all’evento di presentazione, tenutosi in casa della collezionista Lucia Cresti, c’era proprio Mugnaini a introdurre il progetto. Una specie di passaggio del testimone: “Quel mio studio” ha commentato, “era la casa dove abitavo, ma che volevo vitalizzare con opere d’arte che interagissero con il mio vissuto e con i segni lasciati dal mio abitare, e allo stesso modo vi facessero passare un’espressione dell’attuale ricerca. Era un tentativo – come lo è questo –
di abitare l’arte, superando la dimensione ingessata e gelida della visita in galleria”. RSVP, che nasce dall’esigenza di rilanciare un territorio a partire dalla cultura e dalle eccellenze creative locali, trova il sostegno del Comitato per la Candidatura di Siena a Capitale Europea della Cultura 2019 e del suo direttore, Pier Luigi Sacco. Il programma si svolgerà, con diversi appuntamenti, tra aprile e dicembre 2013.
– Helga Marsala
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