Roma Caput Architecturae. Due mostre e una tavola rotonda, l’Associazione Italiana di Architettura e Critica fa il punto sui giovani progettisti italiani: ecco il racconto per immagini
Due mostre di giovani progettisti, e una tavola rotonda con alcuni nomi del panorama architettonico italiano, invitati per il consueto appuntamento annuale del Brainstorming a scambiarsi idee, impressioni ed esperienze. Dove? Alla Casa dell’Architettura di Roma, gran cerimoniere l’AIAC – Associazione Italiana di Architettura e Critica. I venti invitati alla conferenza rappresentano i migliori under […]
Due mostre di giovani progettisti, e una tavola rotonda con alcuni nomi del panorama architettonico italiano, invitati per il consueto appuntamento annuale del Brainstorming a scambiarsi idee, impressioni ed esperienze. Dove? Alla Casa dell’Architettura di Roma, gran cerimoniere l’AIAC – Associazione Italiana di Architettura e Critica.
I venti invitati alla conferenza rappresentano i migliori under 35 partecipanti alla seconda edizione del concorso Young Italian Architects 2012. Un contest finalizzato ad individuare idee progettuali di giovani architetti italiani che si sono distinti per ricerca, innovazione e lettura della realtà contemporanea. Agli studi è stato chiesto di scegliere tre parole chiave per raccontarsi e sintetizzare la propria poetica. Con risultati in parte sorprendenti in parte prevedibili, le parole più ricorrenti sono state: contesto, semplicità/complessità, parametrico, politica, etica, ecologia/sostenibilità, disegno e partecipazione. Gli stessi progettisti hanno poi esposto il proprio progetto – mostra visibile fino al 29 aprile – a Interno 14, lo spazio espositivo dell’AIAC. Quello che ne è venuto fuori, sia dai vari interventi che dalle tavole in mostra, è un elevato livello qualitativo delle singole ricerche e un approccio colto e coinvolto nei confronti della realtà urbana, seppur spesso questo non si riesca a tradurre in termini di realizzazioni. Anche se utopici, molti progetti in mostra evidenziano capacità caratteristiche diversissime e, in generale, un retrogusto amaro di energia sprecata, costretta, abbandonata, che non chiederebbe altro che essere canalizzata sui giusti binari.
La seconda mostra, allestita nella sala centrale della Casa dell’Architettura, è l’itinerante Partire_Tornare_Restare (già a Selinunte e Palermo, ora a Roma fino al 2 maggio), dedicata a 50 studi composti da architetti italiani espatriati all’estero. A questi il curatore Diego Barbarelli ha chiesto di realizzare una valigia che li rappresentasse. Alcune ne vedete nella gallery, assieme a tante immagini dell’appuntamento romano…
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