A 37 anni, dopo una lunga malattia, muore Cristiano De Gaetano. Nome di punta della giovane scena pugliese, celebrò la pittura reinventandola col pongo e facendone luogo del ricordo
Un altro lutto nel mondo dell’arte. È scomparso, questa notte, a soli 37 anni, troppo giovane e troppo bravo per andarsene, Cristiano De Gaetano. Pugliese, di Taranto, dove aveva scelto di rimanere e lavorare, pur presentando il suo lavoro in tutta Italia e in Europa, soprattutto a Milano nella Galleria The Flat, che ne ha […]
Un altro lutto nel mondo dell’arte. È scomparso, questa notte, a soli 37 anni, troppo giovane e troppo bravo per andarsene, Cristiano De Gaetano. Pugliese, di Taranto, dove aveva scelto di rimanere e lavorare, pur presentando il suo lavoro in tutta Italia e in Europa, soprattutto a Milano nella Galleria The Flat, che ne ha seguito il percorso fin dal 2005. Una ricerca, la sua, fortemente realista, coraggiosa, dolcemente malinconica, spesso mozzafiato, così come lo è stato il suo cammino, soprattutto nel periodo della lunga malattia: quell’identificazione totale tra arte e vita, in cui De Gaetano aveva sempre, fermamente, creduto. Non a caso, negli anni tra il 2004 e il 2007, le sue opere inquadrano momenti vissuti in prima persona, ricordi personali e familiari, amplificati all’ennesima potenza e riportati alla realtà con la materia – il pongo – divenuta pittura, tra superfici aggettanti e contorni enfatizzati. Aprendosi nel 2007 alla storia dell’arte e stupendo tutti con l’affascinante costruzione di paesaggi in grado di sfondare la tela e la percezione, De Gaetano animava la pittura – su tutti quella Caspar David Friedrich – con un senso plastico tutto contemporaneo.
Fino a giungere alle ultimissime opere, realizzate tra il 2011 e il 2012 (perché nonostante le difficoltà, De Gaetano non aveva mai smesso di lavorare), capaci di rivelare tutta la sofferenza interiore dell’artista, con quel contrasto spurio tra la levigatezza quasi lussuosa delle superfici e la sensualità arrabbiata del gesto. Travolgenti, senza misura: opere bellissime, piene di vita vera, piene del mondo. Piene di un uomo che conosceva la vita e la metteva nell’arte.
– Santa Nastro
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