Ai Weiwei come Grillo? Al grido di Vaffanculo, l’artista chiama a raccolta i colleghi cinesi. Riflessioni sul tema della censura al Groninger Museum
Si inaugura il prossimo 26 maggio al Museo di Groninger, in Olanda, il sequel dell’innovativo spettacolo messo in scena a Shanghai nel 2000 da Ai Weiwei e Feng Boyi, divenuto celebre per l’immediato effetto censura, dovuto ai contenuti troppo radicali e di parte. Tredici anni dopo, la mancanza di libertà creativa ed espressiva in Cina, […]
Si inaugura il prossimo 26 maggio al Museo di Groninger, in Olanda, il sequel dell’innovativo spettacolo messo in scena a Shanghai nel 2000 da Ai Weiwei e Feng Boyi, divenuto celebre per l’immediato effetto censura, dovuto ai contenuti troppo radicali e di parte. Tredici anni dopo, la mancanza di libertà creativa ed espressiva in Cina, connessa all’implacabile atteggiamento repressivo da parte degli organi governativi, dà origine a una mostra curata dallo stesso artistar-attivista Ai Wewei, dal critico Feng Boyi e dal capo curatore del Groningen Museum, Mark Wilson. Sono in tutto 37 gli artisti e collettivi cinesi invitati a contemplare e interrogare il clima sociale, ambientale, giuridico e politico della Cina di oggi: l’intento è quello di intavolare una riflessione profonda attraverso sguardi, approcci estetici, immaginari visivi radicati nel presente e nella straordinaria cultura della Grande Repubblica rossa. Tra i nomi quelli di diverse star internazionali e qualche emergente, certamente da tenere docchio. Il titolo? Tosto e diretto: Fuck Off 2, semplicemente “vaffanculo”. E così tuonò l’urlo dell’art world cinese, contro argini, manette e museruole di Stato.
– Alessio de’Nevasques
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