Biennale Updates: macerie a Venezia. Fra Italia, Spagna, Israele e Grecia, fra i topic più ricorrenti c’è quello della distruzione
“L’ambiente è tramutato in un sentiero tortuoso, invaso da ostacoli e macerie realizzati in bronzo, interrotto da un muro che impedisce l’accesso a un’ultima stanza”. Così il comunicato presenta l’opera di Massimo Bartolini al Padiglione Italia, per la mostra Vice versa: la radicale trasformazione, la distruzione della rampa realizzata nel 2006 dall’Architetto Franco Purini. Ma […]
“L’ambiente è tramutato in un sentiero tortuoso, invaso da ostacoli e macerie realizzati in bronzo, interrotto da un muro che impedisce l’accesso a un’ultima stanza”. Così il comunicato presenta l’opera di Massimo Bartolini al Padiglione Italia, per la mostra Vice versa: la radicale trasformazione, la distruzione della rampa realizzata nel 2006 dall’Architetto Franco Purini. Ma presenta anche quello che è uno dei topic che sembrano caratterizzare questa Biennale: le macerie.
Dominanti nel padiglione spagnolo, dove Lara Almarcegui ne ammassa tante – materiali edili, ma anche vetro e legno – quante ne risulterebbero dalla distruzione del padiglione stesso. Macerie funzionali alla narrazione nell’edificio israeliano, quelle risultanti da un foro nel pavimento che funge da punto di arrivo di un ideale tunnel che collega Israele a Venezia. Macerie presenti in funzione sociopolitica, nel video dell’artista greco Stefanos Tsivopoulos, paradigmatiche della tragica realtà economica della nazione, che qui si assomma ad un irrisolto problema immigrazione…
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