Biennale Updates: perché affaticarsi a cercare l’intuizione vincente quando si può benissimo comprarla? In Laguna la provocazione di Denis Saunin e Georg Mamin, con il loro concorso di idee per elaborare un monumento alla Russia di oggi
Mica semplice partecipare alla Biennale: sia che tu venga invitato da questo o quel padiglione, sia che ti venga in mente di giocare da solo, provarci, cogliere l’occasione e metterti in mostra. Devi trovare l’idea buona, elaborarla, coltivarla, allevarla come fosse la più fragile delle creature. E se poi non piace? Se non la capiscono? […]
Mica semplice partecipare alla Biennale: sia che tu venga invitato da questo o quel padiglione, sia che ti venga in mente di giocare da solo, provarci, cogliere l’occasione e metterti in mostra. Devi trovare l’idea buona, elaborarla, coltivarla, allevarla come fosse la più fragile delle creature. E se poi non piace? Se non la capiscono? Se la contestano, la bocciano, la massacrano? Tanto vale allora comprarla quell’idea, cavarsi d’impaccio e lasciare a terzi la patata bollente. Così hanno fatto Denis Saunin e Georg Mamin, che a Venezia portano il progetto vincente del contest che hanno lanciato chiedendo di immaginare il più efficace monumento possibile alla Russia di oggi. Di cinquecento risposte pervenute la migliore è quella di tale Vital Saburov, che propone la sua Russia – Misirizzi: colonna in legno con tanto di aquila bicefala, antico simbolo regale, montata in equilibrio su un pallone che permette alla scultura di oscillare, dondolare ma tornare sempre in piedi. Al nostro vanno 300mila rubli di premio – siamo attorno ai 10mila euro – insieme all’onere e l’onore di essersi scoperto improvvisamente artista.
– Francesco Sala
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