Esplorando il GIROvita di Pescara. Emanuela Barbi, a bordo del suo furgoncino, incontra i residenti: capire l’arte e la città, attraverso gli sguardi della gente
Arte relazionale. Arte che si fa, non solo per la gente, ma con la gente. Nel segno della partecipazione e del coinvolgimento diretto di un pubblico spesso non di settore. Una formula sempre più diffusa, che apre il linguaggio artistico all’indagine sociologica, urbanistica, antropologica, come anche alla dimensione del gioco e dei – più o […]
Arte relazionale. Arte che si fa, non solo per la gente, ma con la gente. Nel segno della partecipazione e del coinvolgimento diretto di un pubblico spesso non di settore. Una formula sempre più diffusa, che apre il linguaggio artistico all’indagine sociologica, urbanistica, antropologica, come anche alla dimensione del gioco e dei – più o meno tradizionali – riti collettivi.
GIROvita, progetto creativo di Emanuela Barbi, a cura di Marcella Russo, realizzato col contributo della Commissione Pari Opportunità del Comune di Pescara, è un osservatorio urbano mobile, una ricerca da risolvere in chiave dialogica, nel tentativo di rispondere alla domanda delle domande: Che cos’è l’Arte?
Lo scambio, la riflessione, la raccolta dei materiali, la realizzazione: l’opera viene fuori grazie a un piccolo studio mobile – un semplice furgoncino – che si sposta attraverso la città, nei nove quartieri indicati da una mappa. A bordo c’è l’artista, che nell’arco di dieci tappe (una al giorno) perlustrerà il territorio indicato, documentando con video e fotografie i pensieri e le testimonianze degli abitanti: collezione di cartoline inedite di una Pescara vissuta, conosciuta, raccontata, osservata da vicino.
Il materiale prodotto con la collaborazione di fotografi e registi confluirà in un piccolo film, prodotto dall’associazione culturale Grand Hotel in tiratura limitata di 100 copie, tutte numerate e firmate dall’artista. Il primo appuntamento? Mercoledì 15 maggio, con un Opening Party in via Bruno Buozzi, nei pressi del Mercato Ittico, fissato dalle 19 alle 21; dal giorno successivo si susseguiranno i vari step in calendario, passando in rassegna – strada per strada, quartiere per quartiere – i nove punti nodali individuati: capitoli di un racconto collettivo dispiegato lungo il perimetro urbano, per conoscere l’identità delle comunità residenti e il senso diffuso del concetto di arte.
– Helga Marsala
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