Fotografia in lutto: a Milano è morto Mario De Biasi. Aveva novanta anni, per decenni ha documentato il carattere e l’identità dell’italiano
Le biografie ne parlano come di un fotoreporter, ma forse sarebbe il caso di coniare un inedito “italoreporter”: pochi come lui sono riusciti a bloccare in un’immagine l’identità, il carattere, lo spirito di un popolo. La sua fotografia iconica, Gli italiani si voltano, rappresenta la summa di questa sua speciale inclinazione: summa che resterà tale, […]
Le biografie ne parlano come di un fotoreporter, ma forse sarebbe il caso di coniare un inedito “italoreporter”: pochi come lui sono riusciti a bloccare in un’immagine l’identità, il carattere, lo spirito di un popolo. La sua fotografia iconica, Gli italiani si voltano, rappresenta la summa di questa sua speciale inclinazione: summa che resterà tale, insuperata, perché lui, il grande Mario De Biasi, se n’è andato questa mattina a Milano, pochi giorni dopo aver festeggiato il suo novantesimo compleanno.
Era uno dei padri del fotogiornalismo italiano: per decenni firma di punta di Epoca, quando la rivista rappresentava una delle punte quanto a ricerca formale e iconografica. Era nato nel 1923 a Sois, in provincia di Belluno, e alla fotografia si era avvicinato in condizioni estreme, grazie ad una guida pratica trovata nel 1945 tra le macerie di Norimberga, dove era deportato. Nel 1953 l’arrivo a Epoca: e poi oltre 30 anni di carriera, e la fama internazionale, specie per suoi ritratti alle star del cinema. Ma nel suo sangue vibrava l’anima italiana: e quindi si era lanciato nella sua serie più famosa, una raccolta di baci fotografati in decenni di attività.
Attività che gli è valsa grandi riconoscimenti e mostre nei più importanti musei, dal Guggenheim di New York al Japan Camera Industry Institute di Tokyo. Tante le occasioni espositive anche in Italia, come le recenti mostre Mario De Biasi – Un mondo di baci, allestite ad Aosta e alla Galleria Civica di Monza, o quella dal titolo Mario De Biasi, o la Struttura, attualmente in corso – fino al 27 luglio – alla Galleria 70 di Milano.
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