Puntata creativa per Report. Un servizio sullo Spazio Grisù e i successi della Provincia di Ferrara: la nuova factory nata dentro un’ex Caserma. Cultura, associazionismo, imprenditoria
Lei è la Giovanna d’Arco del giornalismo italiano, combattente pasionaria, regina dell’inchiesta dagli artigli affilati, per qualche ora persino candidata alla Presidenza della Repubblica; l’altra è una figura che arriva dalla militanza politica e dalle istituzioni: donna, appena quarantenne, dirigente del Partito Democratico, a capo di una di quelle Province che qualcuno vorrebbe eliminare, bollandole […]
Lei è la Giovanna d’Arco del giornalismo italiano, combattente pasionaria, regina dell’inchiesta dagli artigli affilati, per qualche ora persino candidata alla Presidenza della Repubblica; l’altra è una figura che arriva dalla militanza politica e dalle istituzioni: donna, appena quarantenne, dirigente del Partito Democratico, a capo di una di quelle Province che qualcuno vorrebbe eliminare, bollandole tout court – con un certo slancio qualunquista – come inutili carrozzoni. Parliamo di Milena Gabanelli, boss del seguitissimo Report, asso nella manica di Rai 3, e di Marcella Zappaterra, Presidente della Provincia di Ferrara, che nella puntata di domenica 5 maggio viene per l’appunto interpellata in quanto esempio di “amministratore lungimirante”. A dimostrazione del fatto che, fuor di retorica, il problema non sono i “carrozzoni” ma i conducenti: Comuni, Province, Regioni… Piuttosto che sopprimere le istituzioni democratiche, converrebbe imparare ad amministrarle. Puntando anche, se si è bravi davvero, su un paio di paroline magiche: cultura e sviluppo. Ed è quello che Marcella Zappaterra sta provando a fare: così racconta la Gabanelli, che abbandonata la postazione di combattimento, per una volta si sofferma su un capitolo felice della cronaca politica italiana.
Al centro c’è il caso dell’ex Caserma dei Vigili del Fuoco di via Poledrelli 21, abbandonata dal 2004 e rimasta invenduta nell’ultima asta pubblica; la Provincia di Ferrara, piuttosto che lasciarla marcire nel degrado, decide di concederla all’Associazione non profit Grisù, con la formula del comodato d’uso gratuito, per un minimo di cinque anni. L’obiettivo? Riportare lo spazio a nuova vita, ospitandovi delle imprese creativo-culturali (studi di design e architettura, laboratori, gallerie, grafici, esperti di nuove tecnologie…), selezionate attraverso un bando.
Diciotto le aziende scelte, su oltre 50 domande pervenute, per questa nuova factory di 4.000 mq, improntata sul co-working: a ognuna il compito di ristrutturare l’area dell’immobile assegnata, sostenendo i costi delle utenze, senza alcun canone d’affitto da versare alla Provincia. La quale, però, si troverà in cambio una struttura recuperata, riqualificata e trasformata in attivatore economico, sociale, culturale. Lo Spazio Grisù, così è stata ribattezzata l’ex Caserma, offrirà lavoro a circa sessanta persone e stabilirà una relazione continuativa con la cittadinanza, anche grazie a un programma di aperture mensili degli studi.
Per approfondire il tema non c’è che da sintonizzarsi sui Rai 3, domenica prossima, alle 21.30, godendosi, una volta tanto, una testimonianza in positivo. Ovvero: come puntare sul coinvolgimento delle eccellenze locali, tra imprenditoria ed associazionismo, per spingere un’idea di cultura attiva, che sfrutti il patrimonio immobiliare, intercetti le esigenze dei privati e risponda alle domande del pubblico. In tre parole: nuove politiche culturali, all’alba del terzo millennio. Cercando un antidoto alla crisi.
– Helga Marsala
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