Di borgo in borgo, sempre in Abruzzo. Nell’estate di Castelbasso la scelta è fra Mimmo Paladino e Le Ragioni della Pittura: qui l’ampia anteprima fotografica
Chi scegliesse l’Abruzzo per le proprie vacanze estive, e fosse alla ricerca di suggestioni artistiche o variamente creative, avrà da dividere la sua visita – lo abbiamo già accennato – almeno in due step. Perché due sono le realtà che da due anni hanno scelto di unire le proprie forze all’insegna della contemporaneità, per creare […]
Chi scegliesse l’Abruzzo per le proprie vacanze estive, e fosse alla ricerca di suggestioni artistiche o variamente creative, avrà da dividere la sua visita – lo abbiamo già accennato – almeno in due step. Perché due sono le realtà che da due anni hanno scelto di unire le proprie forze all’insegna della contemporaneità, per creare eventi coordinati a cui dare maggiore visibilità ed apertura anche internazionale.
Di Civitella del Tronto vi abbiamo raccontato ieri: ma avvicinandosi ancora un po’ verso l’Adriatico, la direzione su cui puntare è Castelbasso. Anche qui ci sono due mostre ad accogliere gli art maniac, anche qui restano visibili per tutta l’estate, anche se l’inaugurazione ufficiale è per il 6 luglio. La prima, a Palazzo Clemente, vede protagonista Mimmo Paladino – mattatore dell’estate italiana, se si considera anche il grande evento appena inaugurato a Ravello -, di cui la mostra VARIeAZIONI, curata da Laura Cherubini ed Eugenio Viola, “ripercorre, attraverso cortocircuiti e slittamenti, la lunga carriera, evidenziando i motivi di continuità e divergenze all’interno della sua poetica, i temi prediletti, le fonti d’ispirazione, l’eclettismo”.
Stessi curatori, location diversa, Palazzo De Sanctis, per Le ragioni della Pittura. Esiti e Prospettive di un Medium, attualissimo excursus attraverso una generazione di artisti “in cui la pratica pittorica rinnova il proprio statuto aprendosi ad una serie di nuove potenzialità, lavori che elaborano criticamente il rapporto con la tradizione e ridefiniscono il presente di un medium considerato ingiustamente e a lungo obsoleto”. I nomi? Da Salvatore Arancio a Hernan Bas, Simone Berti, Michael Bevilacqua, Davide Cantoni, Benny Chirco, Alberto Di Fabio, Patrizio Di Massimo, Paolo Gonzato, Haavard Homstvedt, Mariangela Levita, Luigi Presicce, Rob Sherwood, Jamie Shovlin, Ian Tweedy, per citare qualcuno. Il tutto illustrato dall’ampia fotogallery, e dal breve video…
– Massimo Mattioli
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati