Idea Finesettimana. Da Venezia a Merano è il trionfo del vetro, con gli artisti internazionali di Glasstress. Mentre a Bolzano è di scena il giovane Jacopo Mazzonelli
Una storia di dialogo e di ricerca creativa iniziata nel 2009, grazie alla tenacia di Adriano Berengo e del suo laboratorio di Murano: durante la Biennale di Venezia, allora diretta da Daniel Birnbaum, vedeva la luce la prima edizione di Glasstress, evento interamente dedicato all’utilizzo del vetro nell’arte contemporanea. Una manifestazione che è via via cresciuta, coinvolgendo importanti […]
Una storia di dialogo e di ricerca creativa iniziata nel 2009, grazie alla tenacia di Adriano Berengo e del suo laboratorio di Murano: durante la Biennale di Venezia, allora diretta da Daniel Birnbaum, vedeva la luce la prima edizione di Glasstress, evento interamente dedicato all’utilizzo del vetro nell’arte contemporanea. Una manifestazione che è via via cresciuta, coinvolgendo importanti partner e straordinari artisti internazionali. Dopo l’edizione del 2011, quest’anno il terzo step – tra palazzo Franchetti e il centro per l’arte e il vetro di Berengo – inaugurato nei giorni del grande opening veneziano. I nomi? Eccellenti e diversissimi tra loro: da Mona Hatoum a AES + F, da Cai Guo-Qiang a Joseph Kosuth, da Tony Oursler a Joana Vasconcelos, da Jason Martin ai coniugi Kabakov. Evento che si allarga stavolta anche al di là della Laguna, includendo un appuntamento satellite in quel di Merano, in provincia di Bolzano, presso il Kunst Merano Arte, sede della locale Cassa di Risparmio. Esposte qui, a partire da venerdì 7 giugno, opere di grande impatto, realizzate presso la Berengo Fine Arts da artisti – tutti di grande caratura – che provengono da esperienze spesso molto lontane rispetto a un materiale tradizionale come il vetro: tra gli altri Aldo Mondino, Aron Demetz, Jan Fabre, Jaume Plensa, Oleg Kulik, Marya Kazoun, Orlan, Robert Pan, Vik Muniz. Materiale duttile, capace di rivelare esiti estetici sorprendenti, il vetro continua così il suo percorso di sdoganamento anche nel campo delle arti contemporanee, essendo già tra i più preziosi e interessanti protagonisti del settore design.
Restando sul territorio, sempre nella giornata di venerdì, la nostra rubrica dedicata ai weekend dell’arte segnala un altro opening in zona: siamo a Bolzano, alla galleria Paolo Maria Deanesi, dove è di scena stavolta un giovanissimo: Jacopo Mazzonelli, trentino, classe 1983, presenta Obtaining the History, solo show che raggruppa opere incentrate sul rapporto tra architettura, storia e memoria affettiva. Macchine poetiche e concettuali, le installazioni di Mazzonelli – diplomato in pianoforte e composizione – esplorano sovente quel territorio al confine tra percezione sonora e visiva, tra visibile e invisibile, tra potenza plastica ed evocazione immateriale.
Per terminare il tour, chi si sposta in zona Rovereto, può godersi una passeggiata al Mart, dove per il ciclo “Il teatro antico nella cultura contemporanea” l’Università di Trento e la Biblioteca civica di Rovereto organizzano venerdì una conferenza di Luciano Canfora sul tema “Utopia e commedia“.
– Helga Marsala
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