Lo Strillone: direttori di museo a tempo per evitare “posizioni dominanti” su La Repubblica. E poi scoperto un Carracci nel viterbese, restauro per il Vasari pisano, i fotografi della Magnum al Forte di Bard…
C’erano arrivati, secoli fa, nell’Italia dei comuni. Con la temporizzazione della carica di podestà a scongiurare – o provarci – il rischio di monopoli, tirannie, corruttele varie. Ora tocca all’incarico di direttore di museo e soprintendente: fa già discutere, su La Repubblica, la circolare del MiBAC che fissa in un massimo di trentasei mesi la […]
C’erano arrivati, secoli fa, nell’Italia dei comuni. Con la temporizzazione della carica di podestà a scongiurare – o provarci – il rischio di monopoli, tirannie, corruttele varie. Ora tocca all’incarico di direttore di museo e soprintendente: fa già discutere, su La Repubblica, la circolare del MiBAC che fissa in un massimo di trentasei mesi la durata di ogni mandato. Poi si cambia, al via la rotazione.
Il primo indizio è stato un disegno conservato al Louvre, la pista ha poi condotto fino a Caprarola, in quel di Viterbo: su La Stampa il caso della pala d’altare fresca di riconsegna al catalogo di Annibale Carracci. Intanto Quotidiano Nazionale è a Pisa per il restauro del Vasari conservato nella Chiesa di Santo Stefano dei Cavalieri.
Mostre varie ed eventuali: al Forte di Bard e su Avvenire inaugura la grande mostra sui big dell’agenzia Magnum; Libero invita a Cervia per scoprire le architetture novecentesche di Matteo Focaccia, con un piede nel Liberty e l’altro del Razionalismo. Corriere della Sera si sofferma a Venezia: alla Guggenheim le carte di Robert Motherwell.
– Lo Strillone di Artribune è Francesco Sala
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