Mancava al mondo dell’arte una nuova biennale? Nessun problema: pare che già nel 2014 debutterà a Doha la nuova – e ambiziosa – Biennale del Medio Oriente
Il quotidiano francese Le Figaro, solo l’ultimo a tentare una ricognizione globale, ha contato almeno una settantina di biennali d’arte di spessore internazionale, organizzate un po’ in tutto il mondo. E fra queste, abbozzando una Top 15, ha piazzato quella di Venezia ancora al primo posto – e l’edizione appena inaugurata legittima ampiamente la riconferma […]
Il quotidiano francese Le Figaro, solo l’ultimo a tentare una ricognizione globale, ha contato almeno una settantina di biennali d’arte di spessore internazionale, organizzate un po’ in tutto il mondo. E fra queste, abbozzando una Top 15, ha piazzato quella di Venezia ancora al primo posto – e l’edizione appena inaugurata legittima ampiamente la riconferma -, davanti a Kassel e a Sâo Paulo. Settanta, un’enormità: eppure lo stesso giornale annuncia – citando fonti “più che attendibili” – una nuova rassegna, alla quale si starebbe già lavorando alacremente, visto che il debutto sarebbe per il 2014.
Parliamo della Biennale del Medio Oriente, con la quale il Qatar – che la dovrebbe ospitare, nella capitale Doha – intenderebbe contrastare il monopolio dell’area Golfo Persico, attualmente nelle mani della Biennale di Sharjah. Voci incontrollate? Non tanto, se le stesse fonti attendibili citano il giovane critico marocchino Abdellah Karroum, direttore artistico della Fondation Pierre de Monaco e futuro direttore proprio a Doha del Mathaf (Museo Arabo d’Arte Moderna), il quale avrebbe lasciato Venezia e la vernice biennalesca proprio con rotta Qatar, per occuparsi del progetto.
A quanto pare, “almeno per il momento” la direzione della nuova biennale non sarebbe affidata direttamente a Karroum, ma ad un “gruppo di esperti” internazionali. Ma a sovrintendere – ed a finanziare, con l’intenzione di produrre il 100% delle opere esposte – la nuova kermesse ci sarebbe comunque la famiglia reale, il maggior acquirente – con i suoi diversi membri – sul mercato dell’arte mondiale.
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