Marrakesh, Italia. La Voice Gallery prosegue la sua ricognizione sui mid-career del Belpaese: è la volta di Mariangela Levita, dal Marocco le foto della mostra
Ha aperto da meno di due anni, e da allora – oltre a distinguersi per il grande dinamismo internazionale, con presenze in molte fiere, da Torino a Bruxelles – è diventata una sorta di enclave italiana in Marocco. Italianissimo è del resto l’ideatore ed animatore, della Voice Gallery di Marrakech, quel Rocco orlacchio che a […]
Ha aperto da meno di due anni, e da allora – oltre a distinguersi per il grande dinamismo internazionale, con presenze in molte fiere, da Torino a Bruxelles – è diventata una sorta di enclave italiana in Marocco. Italianissimo è del resto l’ideatore ed animatore, della Voice Gallery di Marrakech, quel Rocco orlacchio che a settembre 2011 ha deciso di scommettere sul promettente – e relativamente “vergine” – mercato nordafricano, inaugurando il suo spazio teso a creare un ponte fra giovani artisti internazionali ed istanze creative orientali.
Dopo il debutto con la mostra di Bianco-Valente, ci sono state altre occasioni con artisti internazionali, ma con forti legami con l’Italia, come Julia Krahn, o Maria José Arjona. Ora si torna al “Made in Italy” DOC, con il progetto Permanent Vocation di Mariangela Levita: “Griglie ottiche ispirate a segni, forme e colori appartenenti alla tradizione visiva islamica, sono trasfigurate dall’intervento dell’artista in pattern serializzati e virati in chiave lisergica che formano una serie di wall-paper, il cui modello di partenza ricorda gli interni delle tipiche case marocchine, i riad”, come scrive Eugenio Viola. La mostra è visibile fino a settembre: ma intanto un’anticipazione nella fotogallery…
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