Una maratona tra architettura e vita quotidiana. Dal Maxxi di Roma al Pecci di Prato, un ciclo di proiezioni con talk. Living Architectures: quando il super edificio diventa casa
Sull’architettura resistono due visioni uguali e parallele, ovvero quella di chi l’architettura la immagina, la costruisce e la racconta, e quella di chi la vede e la vive quotidianamente. Nonostante i tentativi storici di avvicinare o sovrapporre le due posizioni, i punti di vista rimangono inconciliabili e Living Architectures ne è una esplicita dimostrazione. Il successo […]
Sull’architettura resistono due visioni uguali e parallele, ovvero quella di chi l’architettura la immagina, la costruisce e la racconta, e quella di chi la vede e la vive quotidianamente. Nonostante i tentativi storici di avvicinare o sovrapporre le due posizioni, i punti di vista rimangono inconciliabili e Living Architectures ne è una esplicita dimostrazione.
Il successo internazionale di Koolhaas Houselife, storia di Guadalupe Acedo, la colf della villa realizzata da Rem Koolhaas a Bordueaux, ha portato i due autori Ila Bêka e Louise Lemoine a produrre altri quattro film brevi e creare una piccola serie: Living Architectures è già divenuto un riferimento letterario della cultura architettonica – oltre che un cofanetto libro+dvd – pronto a debuttare in Italia con Living Architectures Marathon.
Usando un approccio cinematografico nitido e piuttosto ironico, che ha poco a che fare con il reportage o il videoclip visionario, gli autori prospettano senza giudizio spazi osannati dai media, capolavori di grandi firme dell’architettura, tramutati in luoghi del quotidiano, semplicemente vissuti, abitati, colti nell’intimità della comune fruizione. Evocando il desiderio inconscio (e comunque inconfessabile) di ogni archistar contemporaneo : l’assenza di esseri umani nelle proprie architetture.
Il programma del tour è a cura di Marco Brizzi ed esordisce giovedì 27 giugno al MAXXI con il film Xmas Meier e la conversazione tra Emilia Giorgi – curatrice dell’evento romano – e la coppia Bêka-Lamoine, per proseguire in diverse sedi museali (il Mart di Rovereto , la Casa Cavazzini di Udine, la Triennale di Milano, il Pecci di Prato) dove saranno proiettati gratuitamente i cinque film (Inside Piano, Gehry’s Vertigo, Pomerol, Herzog & de Meuron, Xmas Meier, Koolhaas Houselife), mentre ospiti e autori ne dibatteranno. Il ciclo si conclude il prossimo 20 settembre al Pecci .
– Lucia Bosso
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