Viennafair 2013, The New Contemporary è già in vetrina. Nonostante manchino due mesi e mezzo. E c’è anche “Happiness Awards”, concorso di videoarte: iscrizioni fino al 15 agosto
Non si può più fare affidamento sul business dell’arte per tastare il polso alle economie nazionali. Se sei a Vienna e percorri una delle vie ad alta concentrazione commerciale – poniamo la Mariahilfer Strasse – in quel tratto chilometrico che dal Museumsquartier ti porta alla Westbahnhof, non puoi non notare insolite vetrine vuote, non in […]
Non si può più fare affidamento sul business dell’arte per tastare il polso alle economie nazionali. Se sei a Vienna e percorri una delle vie ad alta concentrazione commerciale – poniamo la Mariahilfer Strasse – in quel tratto chilometrico che dal Museumsquartier ti porta alla Westbahnhof, non puoi non notare insolite vetrine vuote, non in allestimento. Così che il contraltare – il business dell’arte – spicchi per esuberanza. Trovi la casa d’aste Dorotheum a vele spiegate, forte dei suoi recenti scambi da record. E trovi una imminente Viennafair 2013 (10-13 ottobre), la più importante fiera viennese del contemporaneo che, come sempre, ostenta orgogliosa la sua pregnanza mitteleuropea e la sua ideologia da “Ost-politik”. Promotor e sponsor ( Next Edition Partners, Erste Bank, OMV) non indietreggiano affatto: loro rilanciano. Non senza il supporto del compartimento ministeriale educazione-arte-cultura (BMUKK) e un fil-rouge con il museo Albertina, il Belvedere, il 21er Haus.
L’headquarter lavora molto su un’accoglienza di riguardo verso i collezionisti vip, mentre la formula fieristica si ripete, ponendosi in buona parte come luogo strategico d’incoraggiamento allo scambio culturale con i paesi dell’est europeo e dintorni. Esteriorizzando il concetto: 111 gallerie – salvo nuove adesioni – provenienti da 23 paesi, con l’Austria che si limita a 33 presenze, ossia un 30% del totale. Danno forfait le italiane, ma anche le francesi e le spagnole. Molti appuntamenti collaterali, naturalmente, quelle cose che si somigliano un po’ tutte ad ogni fiera d’arte. Alla Viennafair The new Contemporary di quest’anno, c’è però la novità dello “Happiness Award”, un concorso per il pubblico creativo della videoarte. Dead line fissata per il 15 agosto, e tutte – proprio tutte – saranno visibili sul blog della Viennafair. Sarà una giuria di professionisti a decidere il vincitore. Per lui 1000 euro di premio e l’opera in visione nei giorni della fiera.
– Franco Veremondi
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