Apre un nuovo Museo d’arte contemporanea a Cassino. Da ottobre la collezione Longo sarà visibile al pubblico: alla regia ci sarà Bruno Corà
Per fortuna che ci salvano i privati. Mentre in Italia impazza l’ennesima sceneggiata, che vede il Maxxi al centro dell’attenzione non per meriti artistico-culturali, ma per la querelle stipendio-non stipendio della presidente Melandri, ci pensa un collezionista a far tornare un accenno di sorriso sui provati volti di addetti e appassionati d’arte. Già, e parliamo […]
Per fortuna che ci salvano i privati. Mentre in Italia impazza l’ennesima sceneggiata, che vede il Maxxi al centro dell’attenzione non per meriti artistico-culturali, ma per la querelle stipendio-non stipendio della presidente Melandri, ci pensa un collezionista a far tornare un accenno di sorriso sui provati volti di addetti e appassionati d’arte. Già, e parliamo di un nuovo museo, non di cosa da poco: come Artribune è in grado di anticipare, il prossimo 12 ottobre sarà aperta al pubblico la sede del Cassino Museo di Arte Contemporanea – CAMUSAC, promosso dall’omonima Fondazione, creata dall’impegno e dalla passione di Sergio e Maria Longo.
Il progetto, che nasce “per la raccolta, l’esposizione e lo studio delle arti visive contemporanee”, prenderà il via con il compimento del ripristino e l’apertura degli ex-ambienti industriali, situati ai piedi dell’Abbazia di Montecassino, a fini museali (si vedono nella fotogallery). Il museo che sarà diretto da Bruno Corà con la collaborazione con il Dipartimento Scienze Umane, Sociali e della Salute dell’Università di Cassino, e che comprenderà anche la collezione di scultura già esistente nel parco adiacente, esporrà opere di oltre duecento artisti contemporanei, fra i quali Giovanni Anselmo, Alighiero Boetti, Louise Bourgeois, Jannis Kounellis, Sol LeWitt, Jason Martin, Eliseo Mattiacci, Mario Merz, Nunzio, Luigi Ontani, Julian Opie, Giulio Paolini, Giuseppe Penone, Beverly Pepper, Michelangelo Pistoletto, Marco Tirelli, David Tremlett.
L’apertura sarà celebrata con un doppio evento, a cura di Bruno Corà: la mostra Infinito riflesso, basata sul dialogo fra alcune opere di Enrico Castellani e quelle del giovane scultore giapponese Shigeru Saito, appositamente create in omaggio al Maestro italiano, e la mostra delle Opere della Collezione permanente della Fondazione, che osserva un criterio espositivo a rotazione, presentando nel corso del 2013-2014 l’intera dotazione.
– Massimo Mattioli
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