Artisti in vacanza, sull’isola di Ponza. Quando l’otium è conviviale e creativo: ecco le prime foto della residenza ideata da Alberto Di Fabio, per nove colleghi in trasferta
Sono in nove, giovani, belli e molto occupati a godersi la vacanza. Che in realtà vacanza non è, ma lavoro. Una di quelle fortune che, tra tante difficotà, capitano agli artisti: viaggiare spesso e godersi scenari sempre nuovi, con la possibilità di soggiornare in qualche luogo del mondo, impiantandosi provvisoriamente per creare. Residenze d’artista. Che […]
Sono in nove, giovani, belli e molto occupati a godersi la vacanza. Che in realtà vacanza non è, ma lavoro. Una di quelle fortune che, tra tante difficotà, capitano agli artisti: viaggiare spesso e godersi scenari sempre nuovi, con la possibilità di soggiornare in qualche luogo del mondo, impiantandosi provvisoriamente per creare. Residenze d’artista. Che nei mesi estivi, non di rado, si trasformano in fantastiche esperienze isolane. Mare, spiaggia, sole, paesaggi, otium, concentrazione, convivialità, dialogo, meditazione, leggerezza. E intanto spuntano idee, progetti, opere, occasioni. In questo caso Lisa Batacchi, Valentina Lara Garbagnati, Samuele Menin, Lindsey Nobel, Fabrizio Cicero, Ana Terzoni, Robert Pettena, Eugenio Tibaldi e Alessandro Toscano si godono le bellezze di Ponza, tra secoli di storia e chilometri di natura, invitati a partecipare alla prima edizione di “Incontri ad Eea”, negli spazi del Frontone Village, sull’omonima baia. Accanto a loro tre curatori, Federica Forti, Alessandro Buganza ed Ezster Csillag, e poi le menti del progetto, Mauro Turco, propretario della struttura balneare, e Alberto Di Fabio, che ospita i colleghi nella casa-rifugio costruita insieme alla sorella Tiziana, scomparsa pramaturamente: a lei è dedicato l’evento, che ha il suo fulcro proprio in questa suggestiva dimora ipogea, pensata come luogo di scambio culturale per comunità temporanee di artiti ed intellettuali. Ecco le prime foto dei lavoratori-vancanzieri, intenti a catturare spunti ed energie, da tramutare in opere al termine del periodo di soggiorno, per una mostra a cielo aperto accompaganata da talk, presentazioni, letture.
– Helga Marsala
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